Page 61 - Il Sacro Corano
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146  Presto  allontanerò  dai  segni  Miei  coloro  che  sono  orgogliosi  sulla  terra.  Quand’anche
                  vedessero  ogni  segno  non  crederanno;  se  vedessero  la  retta  via,  non  la  seguirebbero;  se
                  vedessero il sentiero della perdizione lo sceglierebbero come loro via. Ciò in quanto tacciano di
                  menzogna i Nostri segni e sono noncuranti di essi.
                  147 Quanto a coloro che  negano  i Nostri segni e l’incontro dell’altra vita, le  loro opere  sono
                  vanificate. Saranno compensati per altro che quello che avranno fatto?”.
                  148 E il popolo di Mosè, in sua assenza, si scelse per divinità un vitello fatto con i loro gioielli,

                  un corpo mugghiante. Non si accorsero che non parlava loro e che non li guidava su nessuna
                  via? Lo adottarono come divinità e furono ingiusti.
                  149 Quando li si convinse di ciò e si accorsero che si erano traviati, dissero: “Se il nostro Signore
                  non ci usa misericordia e non ci perdona, saremo tra coloro che si sono perduti”.
                  150 Quando Mosè, adirato e contrito, ritornò presso il suo popolo, disse: “Che infamità avete
                  commesso in mia assenza! Volevate affrettare il decreto del vostro Signore?”. Scagliò [in terra]
                  le tavole e afferrò per la testa suo fratello e lo trasse a sé: “O figlio di mia madre - disse quello -
                  il  popolo  ha  preso  il  sopravvento  su  di  me  e  c’è  mancato  poco  che  mi  uccidessero.  Non
                  permettere che i nemici si rallegrino [della mia sorte] e non annoverarmi tra gli ingiusti”.
                  151  E  Mosè:  “O  Signore  mio,  perdona  a  me  e  a  mio  fratello  e  facci  entrare  nella  Tua
                  misericordia, poiché Tu sei il più Misericordioso dei misericordiosi”.
                  152 Coloro che si scelsero il vitello [come divinità] saranno ben presto sopraffatti dalla collera
                  del loro Signore e dalla vergogna nella vita terrena. In tal modo ricompensiamo i mentitori.
                  153 Quanto a coloro che hanno fatto il male e poi si sono pentiti e hannocreduto… ebbene, il tuo
                  Signore è perdonatore, misericordioso.
                  154 Quando la collera di Mosè si acquietò, raccolse le tavole. In esse era scritta la guida e la
                  misericordia per coloro che temono il loro Signore.
                  155 Mosè scelse settanta uomini del suo popolo per il Nostro luogo di convegno. Dopo che li
                  colse il cataclisma, disse: “O Signore, se Tu avessi voluto, già li avresti distrutti in precedenza e
                  me con loro. Ci distruggerai per ciò che hanno commesso gli stolti della nostra gente? Questa
                  non è se non una prova da parte Tua, con la quale svii chi vuoi e guidi chi vuoi. Tu sei il nostro
                  Patrono, perdonaci e usaci misericordia. Tu sei il migliore dei perdonatori.
                  156 Annoveraci un bene  in  questa vita terrena e  un bene  nell’Altra vita. Ecco che, pentiti, ri
                  torniamo  a  Te”.  E  [Allah]  disse:  “Farò  sì  che  il  Mio  castigo  colpisca  chi  voglio,  ma  la  Mia
                  misericordia abbraccia ogni cosa: la riserverò a coloro che [Mi] temono e pagano la decima, a
                  coloro che credono nei Nostri segni,
                  157  a  coloro  che  seguono  il  Messaggero,  il  Profeta  illetterato  che  trovano  chiaramente
                  menzionato nella Torâh e nell’Ingil, colui che ordina le buone consuetudini e proibisce ciò che è
                  riprovevole, che dichiara lecite le cose buone e vieta quelle cattive, che li libera del loro fardello
                  e dei legami che li opprimono. Coloro che crederanno in lui, lo onoreranno, lo assisteranno e
                  seguiranno la luce che è scesa con lui, invero prospereranno”.
                  158  Di’:  “Uomini,  io  sono  un  Messaggero  di  Allah  a  voi  tutti  inviato  da  Colui  al  Quale
                  appartiene la sovranità dei cieli e della terra. Non c’è altro dio all’infuori di Lui. Dà la vita e dà
                  la morte. Credete in Allah e nel Suo Messaggero, il Profeta illetterato che crede in Allah e nelle
                  Sue parole. Seguitelo, affinché possiate essere sulla retta via”.
                  159 E tra il popolo di Mosè c’è gente  che si dirige con la verità e  in base ad essa agisce con
                  giustizia.
                  160 Li dividemmo in dodici tribù o nazioni. Quando il suo popolo gli chiese da bere, ispirammo
                  a Mosè: “Colpisci la roccia con la tua verga”. Sgorgarono da essa dodici sorgenti e ogni tribù
                  conobbe  da  dove  avrebbe  dovuto  bere;  prestammo  loro  l’ombra  di  una  nuvola,  e  facemmo
                  scendere la manna e le quaglie: “Mangiate le buone cose di cui vi abbiamo provvisto”. Non è a
                  Noi che fecero torto, fecero torto a loro stessi.
                  161  E  quando  fu  detto  loro:  “Abitate  questa  città  e  mangiate  a  vostro  piacere,  ma  dite:
                  “Perdono”, ed entrate dalla porta prosternandovi; perdoneremo i vostri peccati e, a coloro che
                  fanno il bene, daremo ancora di più!”.
                  162 Quelli di loro che erano ingiusti, sostituirono un’altra parola a quella che era stata detta.
                  Allora inviammo contro di loro un castigo dal cielo, per il torto che avevano commesso.




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