Page 5 - Gli otto spiriti malvagi
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il collo e abbandonano l’intero corpo al languore, pronunciano frasi ammollite nella
passione e ti sfoggiano una voce fascinosa ad udirsi finché non espugnano
completamente l’anima. Accade che questi ami ti adeschino alla morte e queste reti
intrecciate ti trascinino alla perdizione; e dunque non farti neppure ingannare da quelle
che si servono di discorsi ammodo: in costoro infatti si occulta il maligno veleno dei
serpenti.
Capitolo 5
Accostati al fuoco ardente piuttosto che ad una giovane donna, soprattutto se sei
giovane anche tu: quando infatti ti avvicini alla fiamma e senti un bel bruciore, ti puoi
allontanare rapidamente, mentre quando sei lusingato dalle ciarle femminili,
difficilmente riesci a darti alla fuga. L’erba cresce quand’è vicina all’acqua, come
germina l’intemperanza bazzicando le femmine. Colui che si riempie il ventre e fa
professione di saggezza è simile a chi afferma di frenare la forza del fuoco nella paglia.
Come infatti è impossibile contrastare il mutevole guizzare del fuoco nella paglia, così è
impossibile colmare nella sazietà l’impeto infiammato dell’intemperanza. Una colonna
poggia sulla base e la passione della lussuria ha le fondamenta nella sazietà. La nave
preda delle tempeste si affretta a raggiungere il porto e l’anima del saggio cerca la
solitudine: l’una fugge le minacciose onde del mare, l’altra le forme femminili che
portano dolore e rovina. Una fattezza abbellita di donna affonda più di un maroso: ma
l’uno ti dà la possibilità di nuotare se vuoi salva la vita, invece la bellezza muliebre,
dopo l’inganno, ti persuade a disprezzare anche la vita stessa. Il rovo solitario si sottrae
intatto alla fiamma e il saggio che sa tenersi lontano dalle donne non si accende
d’intemperanza: come infatti il ricordo del fuoco non brucia la mente, così neppure la
passione ha vigore se manca la materia.
Capitolo 6
Se avrai pietà per il nemico esso ti sarà nemico, e se farai grazia alla passione essa ti si
ribellerà contro. La vista delle donne eccita l’intemperante, mentre spinge il saggio a
glorificare Dio; se in mezzo alle donne la passione sta tranquilla non prestare fede a chi
ti annuncia che hai raggiunto l’apàtheia. E infatti il cane scodinzola quando è lasciato in
mezzo alla folla, mentre, quando se ne allontana, mostra la propria malvagità. Solo
quando il ricordo della donna affiorerà in te privo di passione, allora ritieniti giunto ai
confini della saggezza. Quando invece la sua immagine ti spinge a vederla e i suoi strali
accerchiano la tua anima, allora ritieniti fuori dalla virtù. Ma non devi perdurare così in
tali pensieri né la tua mente deve per molto familiarizzare con le forme femminili, la
passione è infatti recidiva e ha accanto il pericolo. Come infatti accade che
un’appropriata fusione purifichi l’argento, ma, se prolungata, facilmente lo distrugga,
così una insistente fantasia di donne distrugge la saggezza acquisita: non avere infatti
familiarità a lungo con un volto immaginato affinché non ti si appicchino le fiamme del
piacere e non bruci l’alone che circonda la tua anima: come infatti la scintilla,
rimanendo in mezzo alla paglia, sprigiona le fiamme, così il ricordo della donna,
persistendo, incendia il desiderio.
Capitolo 7
Evagrio Pontico - Antirrhetikos 3 di 9