Page 69 - Frasi agostiniane
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Non riesco a nutrire tutti del pane materiale e visibile: di quel che sono
                    nutrito, di quello io alimento; sono un servo, non sono un padre di famiglia;
                    pongo davanti a voi di quel che io vivo, del tesoro del Signore, delle vivande
                    di quel padre di famiglia. (Serm. 339, 4)

                755.      De credendis nulla infidelitate dubitemus, de intelligendis nulla temeritate
                    adfirmemus; in illis auctoritas tenenda est, in his veritas exquirenda.
                    Circa le verità da credere, nessun dubbio proveniente dalla mancanza di
                    fede; circa le verità da comprendere, nessuna affermazione temeraria; in
                    quelle dobbiamo attenerci alla verità, in queste si ha da indagare la verità.
                    (De Trin. 9, 1, 1)

                756.      Quanto enim elati sunt homines, tanto avari sunt; et quanto in hoc saeculo
                    maiores, tanto plus amant divitias suas. Nam ubi tibi placuisti, ibi remansisti...
                    Semper adde semper ambula, semper profice: noli in via remanere, noli retro redire,
                    noli deviare.
                    L'uomo più è altolocato, più è avaro; quanto più in auge per grandezze
                    mondane, tanto più attaccato alle ricchezze mondane. In realtà, dove ti sei
                    compiaciuto di te, là sei rimasto... Aggiungi sempre, avanza sempre,
                    progredisci sempre. Non fermarti lungo la via, non indietreggiare, non
                    deviare. (En. in ps. 146, 16)

                757.      Ipsa spes peregrinationis necessaria est, ipsa et quae consolatur in via. Viator
                    enim quando laborat ambulando, ideo laborem tolerat, quia pervenire sperat; tolle
                    spem perveniendi, continuo tibi franguntur vires ambulandi.

                758.      Evidentemente proprio la speranza è necessaria nella situazione di
                    pellegrini, è essa che dà conforto lungo la via. Il viandante, infatti, quando si
                    affatica nel cammino sopporta la stanchezza appunto perché spera di
                    raggiungere la meta. Strappagli la speranza di giungere e immediatamete
                    crollano le possibilità di andare avanti. (Serm. 158, 8)


                759.      Lege libros omnes propheticos: non intellecto Christo, quid tam insipidum et
                    fatuum invenies? Intellige ibi Christum, non solum sapit quod legis, sed etiam
                    inebriat; mutans mentem a corpore, ut praeterita obliviscens, in ea quae ante sunt
                    extendaris.
                    Cosa c'è di più insipido, di più insignificantedi tutti i libri profetici, se li leggi
                    senza scoprire in essi il Cristo? Ma se vi scopri il Cristo, non solo acquista
                    sapore ciò che leggi, ma addirittura ti inebria, ed elevando la tua anima ben
                    al di sopra del corpo, ti farà dimenticare ciò che ti sta dietro, per farti
                    protendere verso ciò che ti sta davanti. (In Io. Ev. tr. 9, 3)





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