Page 50 - Frasi agostiniane
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544.      La prima libertà consiste nell'essere esenti da crimini. (In Io. ev. tr. 41, 9-
                    10)

                545.      Il peccato viene limitato nella vita di coloro che sono in cammino, e
                    viene eliminato nella vita di coloro che hanno raggiunto la perfezione. (In Io.
                    ev. tr. 41, 9-10)

                546.      Quando troverai in Dio la tua delizia, sarai libero. Non temere il
                    castigo, ama la giustizia. (In Io. ev. tr. 41, 10)

                547.      L'anima vive evitando le cose che cercando muore. (Confess. 13, 21, 30)

                548.      La libera volontà sarà tanto più libera quanto più sarà sana e tanto più
                    sana quanto più sarà sottomessa alla misericordia e alla grazia divina. (Ep.
                    157, 2, 8)

                549.      La vera libertà si identifica con la stessa sanità, e la libertà non si
                    sarebbe perduta se la volontà fosse rimasta buona. (De perf. iust. hom. 4, 9)

                550.      È la risurrezione dai morti a distinguere la vita della nostra fede da
                    coloro che muoiono senza fede. (Serm. 215, 6)

                551.      Le opere buone debbono essere fatte non per timore ma per amore, non
                    per paura della pena ma per la dilettazione della giustizia. Infatti proprio in
                    questo diletto consiste la vera e sana libertà. (Ep. 67, 13)


                552.      Nella casa del Signore libera è la schiavitù. Libera, poiché il servizio
                    non l'impone la necessità ma la carità. (Ep. 99, 7)

                553.      La legge della libertà non è altro che la legge della carità. (Ep. 167, 6, 19)

                554.      La ragione per la quale nell'agire con rettitudine manca ogni vincolo di
                    necessità, è perché c'è la libertà della carità. (De nat. et gr. 65, 78)

                555.      Vita, che hai dato morte alla morte!. (Serm. 233, 4, 5)

                556.      Il popolo è l'insieme di esseri razionali, associato nella concorde
                    comunione delle cose che ama. (De civ. Dei 19, 24)

                557.      (Dice Cicerone che) niente è tanto avverso allo stato come l'ingiustizia:
                    la società civile può essere amministrata e conservata soltanto con una
                    grande giustizia. (De civ. Dei 2, 21. 1)



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