Page 31 - Del gran mezzo della Preghiera
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Offrite il Sacrificio in soddisfazione dei vostri peccati, dicendo: Signore, io detesto e mi pento sopra
            ogni male di tutti i disgusti che vi ho dati. In soddisfazione di essi offro il vostro Figlio che di nuovo
            si  sacrifica  per  noi  su  quest’altare;  e per i  meriti  suoi vi  prego a perdonarmi  e a darmi  la santa
            perseveranza.

            3. Dall’Elevazione sino alla Comunione.

            Offrite Gesù all’Eterno Padre in ringraziamento di tutte le grazie che v’ha fatte, dicendo:
            Signore, io non ho come ringraziarvi; vi offro il Sangue di Gesù Cristo in questa Messa e in tutte le
            Messe che attualmente si celebrano sulla terra.

            4. Dalla Comunione sino alla fine.

            Domanderete con confidenza le grazie che vi  bisognano, e specialmente il dolore dei  peccati, la
            perseveranza e l’amor divino; e raccomanderete a Dio specialmente i vostri parenti, i peccatori e le
            anime del purgatorio.
            Io già non riprovo che nella Messa diciate anche le vostre orazioni vocali; ma nello stesso tempo
            vorrei che non lasciate di rendere a Dio i mentovati quattro debiti, di onore, di soddisfazione, di
            ringraziamento  e di  preghiera. E vi  prego di  sentir quante Messe potete. Ogni  Messa, intesa nel
            modo che vi ho presentato, vi frutterà un tesoro di meriti.

            Apparecchio alla Confessione

            Prima di confessarsi il penitente domandi lume a Dio, acciocché gli faccia conoscere i peccati
            commessi,  e  gli  dia  grazia  di  averne  un  vero  dolore  e  proposito  di  emendarsi.  E  in  modo
            particolare  si  raccomandi  a  Maria  Addolorata,  affinché  gli  impetri  tal  dolore.  Indi  farà  i
            seguenti atti:

            Atto prima della Confessione

            O  Dio  d’infinita  maestà,  ecco  ai  piedi  vostri  il  traditore  che  vi  ha  tornato  ad  offendere,  ma  ora
            umiliato  vi  cerca  il  perdono.  Signore,  non  mi  discacciate.  Voi  non  disprezzerete  un  cuore  che
            s’umilia. Vi ringrazio che mi avete aspettato sino a questo punto e non mi avete fatto morire in
            peccato, mandandomi all’inferno come io meritavo. Spero, Dio mio, mentre mi avete aspettato, che
            per i meriti di Gesù Cristo mi perdoniate in questa confessione tutte le offese che vi ho fatte, delle
            quali, perché mi ho meritato l’inferno e perduto il Paradiso, me ne pento e mi addoloro. Ma sopra
            tutto, non tanto per l’inferno meritato, quanto perché ho offeso voi, bontà infinita, me ne dispiace
            con tutta l’anima mia. Io vi amo, o Sommo bene; e perché vi amo, mi dolgo di tutte le ingiurie che
            vi ho fatte. Io vi ho voltate le spalle, vi ho perduto il rispetto, disprezzata la vostra grazia, la vostra
            amicizia; insomma, Signore, volontariamente, vi ho perduto. Perdonatemi, per amor di Gesù Cristo,
            tutti i peccati miei mentre io me ne pento con tutto il cuore, li odio, li detesto e li abbomino sopra
            ogni male. E mi pento non solo dei peccati mortali, ma anche de’ veniali, perché ancora questi sono
            stati  di  vostro  disgusto.  Propongo  per  l’avvenire  con  la  grazia  vostra,  di  non  offendervi  più
            volontariamente. Sì, mio Dio, prima morire, che mai più peccare!

            Se si è confessato di qualche peccato in cui è recidivo è bene che faccia proposito particolare di
            non cadervi più, con promettere di fuggire l’occasione e di pigliare i mezzi dati dal confessore,
            o che egli da se stesso giudica più efficaci per emendarsi.

            Atto dopo la Confessione
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