Page 59 - Cristianesimo vissuto
P. 59

leggero. Dunque, perché codeste paure inquiete circa il lavoro da farsi e
                  la pena da sopportare? Esse non sono cristiane, mentiscono alla tua fede,
                  e sono contrarie al Vangelo.
                     Vediamo dunque qual è il modo con cui si deve fare il lavoro, e per
                  vederlo domandiamoci anzitutto chi deve farlo. Io rispondo subito: Dio e
                  tu.  Dio  si  riserva  la  sua  parte  di  lavoro  e  riserva  a  te  la  tua.  E  se
                  domandassi qual è la parte più importante, quella di Dio o la tua, tu non
                  esiteresti a rispondermi: quella di Dio. E se io aggiungessi: qual è il lavoro
                  che deve avere il primo posto, quello di Dio o il tuo? a maggior ragione tu
                  non  esiteresti  a  rispondermi:  quello  di  Dio.  Si,  il  lavoro  di  Dio  è  più
                  importante del tuo, e dev'essere messo davanti al tuo. Ecco tutto quello
                  che  io  voglio  mostrarti  in  questa  terza  parte.  Quando  avrai  imparato  a
                  conformare il tuo lavoro a quello di Dio e ad unirlo al suo, conoscerai la
                  pratica della vita cristiana.
                     Ma vediamo anzitutto, qual è il lavoro di Dio.


                     II. L'azione generale di Dio.

                     Qual è il lavoro di Dio? Che fa egli?
                     Mediante la sua Provvidenza egli dirige il movimento universale delle
                  cose. Le creò e le regge. Le creò per uno scopo e le dirige verso questo
                  scopo.  Sai  che  tutte  le  cose  sono  strumenti:  strumenti  di  Dio  prima  di
                  tutto,  strumenti  di  cui  egli  si  serve;  poiché  è  lui  l'autore  e  l'ordinatore
                  degli  innumerevoli  movimenti  degli  esseri.  Tu  vedi  i  movimenti  del
                  mondo fisico, quelli del mondo morale, ma non oso aggiungere: tu vedi i
                  movimenti  del  mondo  soprannaturale;  questi  forse  tu  li  vedi  meno,  e
                  bisognerà imparare a vederli meglio.
                     Tutti questi movimenti sono collegati, coordinati, orientati con la stessa
                  precisione  dei  complicatissimi  movimenti  delle  diverse  parti  d'una
                  macchina. Questo collegamento tu non lo conosci quasi niente, e invece
                  bisogna  che  impari  a  conoscerlo.  Infine,  tutti  questi  movimenti  devono
                  ottenere  un  risultato,  quello  stesso  che  è  voluto  da  Dio,  e  in  vista  del
                  quale egli li mantiene. E questo risultato finale che devono raggiungere è
                  il perfezionamento dei suoi eletti; non solo il perfezionamento generale,
                  ma  anche  quello  individuale  di  ciascuno.  Infatti  la  sua  sapienza  è  cosi
                  abile  da  far  concorrere  tutte  le  cose  al  bene  generale,  come  al  bene
                  individuale.
                     La sapienza dei sapienti non giunge a tanto. Essi vedono la fissità delle
                  leggi  fisiche,  ma  ignorano  la  connessione  ch'esse  hanno  con  le  leggi
                  morali. e non comprendono lo scopo finale del movimento creato. Quindi









                                                                                                     57
   54   55   56   57   58   59   60   61   62   63   64