Page 5 - Apologia prima
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aver conosciuto i fatti, non agirete secondo giustizia.
Non è accettabile la condanna del Solo “nome” cristiano
IV. - 1. L’appellativo di un nome non si giudica né buono né cattivo, senza
i fatti che sottostanno al nome stesso; del resto, per quanto attiene al
nostro nome che ci viene contestato, noi siamo ottimi.
2. Ma se, da una parte, non riteniamo giusto chiedere di essere assolti a
causa del nome, qualora si dimostri che siamo colpevoli, così, d’altra
parte, se non si trovano prove che commettiamo del male a causa del
nome con cui siamo chiamati e di come viviamo, è vostro dovere
adoperarvi per non dover pagare il fio alla giustizia per il fatto di punire
ingiustamente coloro la cui colpevolezza non è provata.
3. Infatti non sarebbe ragionevole che dal nome derivasse o lode o
biasimo, se non si potesse dimostrare dalle opere la bontà o la malvagità
di una cosa.
4. Infatti non siete soliti condannare tutti coloro che sono accusati davanti
a voi, prima che siano convinti di colpa. Invece, nei nostri confronti, usate
il nome come prova, mentre, per quanto riguarda il nome, dovreste
piuttosto punire i nostri accusatori.
5. Infatti ci si accusa di essere cristiani: ma non è giusto odiare ciò che è
buono.
6. Viceversa: se uno degli accusati nega, a parole, affermando di non
esserlo, voi lo lasciate andare libero, come se non aveste nulla di cui
accusarlo come colpevole; se invece uno ammette di esserlo, voi lo punite
per la sua ammissione. Bisogna invece esaminare la vita, sia di colui che
confessa sia di colui che nega, affinché appaia chiaro, attraverso le opere,
come ciascuno sia.
7. Come, infatti, alcuni, appreso dal maestro Cristo a non negare, quando
sono interrogati offrono buon esempio, allo stesso modo altri, vivendo
male, offrono un’occasione a quelli che intendono accusare
indiscriminatamente tutti i cristiani di empietà e di ingiustizia.
8. Ma neppure questo è giusto! Infatti, si pongono l’etichetta ed assumono
l’atteggiamento di filosofi certuni che non compiono nulla degno di tale
professione. Sapete come con l’unica denominazione di filosofi siano
chiamati, tra gli antichi, anche uomini che hanno professato ed insegnato
teorie opposte.
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