Page 34 - 83 Questioni diverse
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annunziato il regno di Dio  . E lo stesso Giovanni dice: Egli deve crescere e io invece
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                  diminuire  . Questo è stato simboleggiato anche dai giorni in cui sono nati e dalle
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                  morti  che  hanno  subìto.  Giovanni  nasce  infatti  quando  i  giorni  cominciano  a
                  declinare,  il  Signore  nasce  quando  i  giorni  cominciano  ad  allungarsi.  Quegli,
                  quando viene ucciso, è sminuito del capo, questi invece è innalzato dalla croce.
                  Quando dunque la profezia stessa, compiuta in Giovanni, mostra col dito che è
                  presente colui che dall’inizio del genere umano aveva annunziato che sarebbe
                  venuto,  comincia  a  diminuire  e  da  quel  momento  comincia  a  crescere  la
                  predicazione del regno di Dio. Ecco perché Giovanni battezzava per la conversione
                  62 : la vecchia vita termina infatti con la conversione e di lì inizia la nuova.

                  2. Ora quelli che ricercano devotamente e sono aiutati da Dio in questa ricerca
                  concludono  che  la  profezia  non  è  mai  cessata,  non  solo  in  coloro  che  sono
                  propriamente chiamati Profeti, ma neppure nella storia dell’Antico Testamento.
                  Nondimeno essa si mostra più apertamente nelle figure più rappresentative di
                  fatti, come il giusto Abele, che è ucciso dal fratello   e il Signore dai Giudei; l’arca
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                  di Noè, che è governata come la Chiesa nel diluvio del mondo  ; Isacco, che è
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                  condotto per essere sacrificato e un ariete tra le spine [immolato] al suo posto
                  rappresenta il crocifisso  ; nei due figli di Abramo, uno dalla schiava e l’altro dalla
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                  libera,  sono  indicati  i  due  Testamenti  ;  nei  gemelli  Esaù  e  Giacobbe  sono
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                  raffigurati i due popoli  ; Giuseppe che, dopo essere stato perseguitato dai fratelli,
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                  è  onorato  dagli  stranieri  ,  come  il  Signore  che,  perseguitato  dai  Giudei,  è
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                  glorificato dai Gentili. È inutile ricordare ogni singolo fatto quando l’Apostolo così
                  conclude dicendo: Tutte queste cose però accaddero a loro come esempio e sono state
                  scritte per noi per i quali è arrivata la fine dei tempi  . Ora la fine dei tempi, come la
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                  vecchiaia del vecchio uomo - puoi considerare tutto il genere umano come un solo
                  uomo -, è indicata dalla sesta età, in cui è venuto il Signore. Anche nell’uomo
                  individuale sei sono infatti le età: infanzia, fanciullezza, adolescenza, giovinezza,
                  maturità e vecchiaia. La prima età del genere umano va da Adamo a Noè. La
                  seconda da Noè ad Abramo; questi periodi sono evidentissimi e ben noti. La terza
                  da Abramo a Davide: questa è infatti la divisione dell’evangelista Matteo  . La
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                  quarta da Davide alla deportazione di Babilonia. La quinta dalla deportazione di
                  Babilonia alla venuta del Signore. La sesta bisogna protrarla dalla venuta del
                  Signore alla fine del mondo: in questa età, l’uomo esteriore, che si chiama anche
                  uomo vecchio, deperisce per vecchiaia e l’interiore si rinnova di giorno in giorno  .
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                  Allora inizia il riposo eterno, raffigurato dal sabato. A questo ben si accorda il fatto
                  che l’uomo è stato creato a immagine e somiglianza di Dio al sesto giorno  . Ora
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                  nessuno ignora che la vita umana, da quando si occupa di qualcosa, si nutre di
                  conoscenza  e  di  azione.  Infatti  l’attività  senza  conoscenza  è  temeraria  e  la
                  conoscenza senza attività è sterile. Ma la prima vita dell’uomo, a cui giustamente
                  non si affida alcun incarico, è assorbita dai cinque sensi del corpo; essi sono: vista,
                  udito, olfatto, gusto, tatto. Per questo motivo le prime due età del genere umano
                  includono dieci generazioni, come l’infanzia e la fanciullezza, con il raddoppio cioè
                  del numero cinque, poiché la generazione si perpetua col concorso dei due sessi.
                  Dieci sono dunque le generazioni da Adamo a Noè e altre dieci sino ad Abramo;
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