Page 42 - Vita di Antonio
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90. I confratelli a forza volevano trattenere Antonio perché concludesse la sua
vita presso di loro. Ma egli non volle per varie ragioni che fece intendere
tacendo, soprattutto per un’usanza degli egiziani. Questi, infatti, hanno la
consuetudine di avvolgere in teli di lino i corpi dei defunti e soprattutto dei
santi martiri e di non seppellirli. Li collocano, infatti, su dei piccoli letti, li cu-
stodiscono in casa, credendo in tal modo di onorare coloro che lasciano questa
vita. Antonio aveva spesso pregato i vescovi perché ammonissero il popolo per
questa usanza. Egli stesso cercava di dissuadere anche i laici, rimproverava le
donne, dicendo di trattarsi di cosa non legittima, non conforme alla fede.
«Ancora oggi – egli affermava – si custodiscono nei sepolcri i corpi dei patriar-
chi e dei profeti. Anche il corpo del Signore fu posto in un sepolcro e una pietra
fu collocata sopra come copertura finché risuscitò nel terzo giorno». Dicendo
queste parole, Antonio intendeva dimostrare che chi dopo la morte non dà
sepoltura ai corpi, anche se si tratta di santi, trasgredisce la legge. Che cosa,
infatti, c’è di più grande o di più santo del corpo del Signore? Molti, dopo
averlo ascoltato, da quel momento seppellivano i morti sotto terra e
ringraziavano il Signore per essère stati ammaestrati saggiamente.
91. Conoscendo la consuetudine degli egiziani e temendo quindi che facessero
così anche per il suo corpo, Antonio, dopo aver salutato i monaci, ritornò nella
parte interna del monte dove era solito dimorare. Dopo pochi mesi si ammalò.
Chiamò allora quelli che erano con lui (due confratelli rimasti là, da quindici
anni, a coltivare la pratica ascetica e ad assistere lui) e disse loro: «Come è
scritto, io mi incammino sulla via dei Padri (Gs 23,14; 1Re 2,2). Sento che il
Signore mi chiama. Voi vigilate, non sciupate la vostra lunga pratica ascetica
ma, come se incominciaste adesso, cercate di custodire il vostro zelo. Conoscete
le insidie dei demoni, sapete che essi sono feroci ma anche deboli. Non temeteli,
quindi, ma respirate sempre Cristo e vivete come se ogni giorno doveste morire,
badando a voi stessi, memori delle cose che avete ascoltato da me. Non abbiate
rapporti con gli scismatici, nemmeno con gli eretici ariani. Sapete, infatti, che io
li ho evitati perché la loro eresia è nemica della vera dottrina di Cristo. Cercate
in primo luogo di unirvi sempre al Signore e poi ai santi affinché, dopo la
morte, vi accolgano nei tabernacoli eterni, come amici e conoscenti. Pensate
queste cose, comprendetele. Se poi volete prendervi cura di me, ricordandomi
come un padre, non consentite che il mio corpo sia trasportato in Egitto affinché
non sia deposto in qualche casa. Per questa ragione io sono ritornato sul monte
e sono rimasto qui. Voi sapete che io ho sempre respinto l’usanza degli egiziani
e ho pure suggerito la sua abolizione. Seppellite perciò il mio corpo e ricopritelo
di terra. Ricordatevi di queste parole: nessuno, ad eccezione di voi, sappia il
luogo della mia sepoltura. Io poi, nel giorno della risurrezione dei morti, lo
riceverò incorrotto dal Salvatore. Dividetèvi le mie vesti: al vescovo Atanasio
date la mia pelle di pecora e il mantello sul quale mi concavo. L’ho ricevuto da
lui nuovo ed è invecchiato con me. Al vescovo Serapione date l’altra mia pelle
di pecora; voi tenete la tunica di cilicio. E ora, addio, o figli, Antonio se ne va e