Page 33 - Utilità del Credere
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del fatto che non riescono a farle, non senza però elevare la mente a Dio e
non senza qualche scintilla di virtù. Tutto ciò fu realizzato dalla divina
Provvidenza per mezzo dei vaticini dei profeti, della vita umana di Cristo e
della sua dottrina, dei viaggi degli Apostoli, degli oltraggi, delle croci, del
sangue, delle morti dei martiri, della condotta encomiabile dei santi e,
secondo le circostanze, dei miracoli degni di avvenimenti e virtù così eccelse.
Considerando, dunque, un aiuto di Dio così grande, un progresso ed un
esito altrettanto grande, esiteremo a metterci al sicuro nel grembo della sua
Chiesa, che, dalla sua istituzione come Sede apostolica, attraverso la
successione dei vescovi fino al riconoscimento del genere umano, malgrado
le invettive degli eretici - che peraltro sono stati condannati in parte dal
giudizio del popolo stesso, in parte dall’autorevolezza dei concili, in parte
anche dalla grandiosità dei miracoli- ha ottenuto il massimo grado di
autorità? Rifiutarle questo ruolo preminente di certo è indice di somma
empietà o di una sconsiderata arroganza. Infatti, se gli animi hanno una via
certa alla sapienza e alla salvezza solo quando sono predisposti dalla fede
alla ragione, in che altro consiste l’ingratitudine verso l’opera e l’aiuto divino
se non nel voler resistere ad un’autorità che dispone di tanta energia? E se
ciascuna disciplina, per quanto di poca importanza e facile, richiede un
insegnante o un maestro per poter essere compresa, c’è un atteggiamento
più gonfio di temeraria superbia di quello di rifiutarsi di conoscere i Libri dei
divini misteri dai loro interpreti e di ardire di condannarli senza conoscerli?
Vorrei che mi ascoltassi e ti affidassi ai buoni maestri della cristianità cattolica.
Favola persiana.
18. 36. Perciò, se il mio ragionamento o la mia esposizione ti ha colpito e se,
come credo, tu hai vera cura di te stesso, vorrei che mi ascoltassi e ti affidassi
ai buoni maestri della cristianità cattolica con pia fede, con viva speranza e
con carità semplice, senza mai smettere di pregare l’unico Dio: dalla sua
bontà siamo stati fatti, secondo la sua giustizia espiamo le pene e per la sua
clemenza siamo liberati. In questo modo non ti mancheranno né gli
insegnamenti né le dissertazioni di uomini dottissimi e veramente cristiani,
né i libri, né le stesse serene riflessioni con le quali facilmente troverai ciò che
cerchi. Quanto poi a questi miseri parolai (che altro, infatti, potrei dire di più
benevolo?), abbandonali definitivamente, essi che, mentre cercano con
insistenza l’origine del male, non trovano altro che il male. In questa ricerca
spesso incoraggiano gli uditori a porre domande: ma una volta svegliatili,
danno loro insegnamenti per cui sarebbe meglio che dormano sempre,
anziché star svegli in quel modo. Da persone in letargo, infatti, ne fanno
persone frenetiche, e queste due malattie, malgrado siano per lo più
entrambe mortifere, tuttavia sono differenti tra loro perché colui che è in
letargo muore senza tormentare gli altri, mentre il frenetico è pericoloso per