Page 67 - Trattato della vera devozione a Maria
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Maria/monfort2.htm - FNT8 e che, per tutta la vita, amò tanto il
raccoglimento e la preghiera.
È vero che talvolta vanno fuori nel mondo, ma è per obbedire alla volontà
di Dio e a quella della loro Madre e adempiere i doveri del proprio stato.
Per quanto grandi possano apparire le cose che fanno all'esterno, stimano
ancora molto di più quelle che fanno dentro di sé in compagnia della
santissima Vergine, perché così costruiscono il grande edificio della loro
perfezione, a confronto del quale ogni altra opera è trastullo di bimbi.
Per questo, mentre talvolta i loro fratelli e sorelle lavorano esteriormente
con molta operosità, accortezza e successo, raccogliendo lodi e
approvazioni dal mondo, essi, illuminati dallo Spirito Santo, capiscono
che c'è molto maggior gloria, utilità e piacere a vivere nascosti e ritirati
con Gesù Cristo, loro modello, in una intera e perfetta sottomissione alla
loro madre, che a compiere da soli meraviglie di natura e di grazia nel
mondo, come tanti Esaù e reprobi. «Onore e ricchezza nella sua
casa»http://digilander.iol.it/MariaMariaMaria/HOME PAGE-Maria Maria
Maria/monfort2.htm - FNT9: la gloria di Dio e le ricchezze dell'uomo si
trovano nella casa di Maria.
Signore Gesù, quanto sono amabili le tue dimore! Il passero ha trovato
una casa per abitarvi e la tortorella un nido dove porre i suoi piccoli.
Quanto è felice l'uomo che abita nella casa di Maria, dove tu stesso hai
stabilito per primo la tua dimora!
In questa casa dei predestinati l'uomo soltanto da te riceve aiuto e decide
nel suo cuore di ascendere di balza in balza lungo il cammino di tutte le
virtù per elevarsi alla perfezione in questa valle di lacrime! Quanto sono
amabili le tue dimore...http://digilander.iol.it/MariaMariaMaria/HOME PAGE-
Maria Maria Maria/monfort2.htm - FNT10
[197] 2) Amano teneramente e onorano sinceramente la santissima
Vergine, quale loro Madre e Padrona. L'amano non solo a parole ma a
fatti; l'onorano non solo esteriormente ma nell'intimo del cuore. Evitano,
come Giacobbe, tutto ciò che può dispiacerle e compiono con fervore
tutto ciò che credono possa attirare loro la sua benevolenza. Le portano e
danno non due capretti, come Giacobbe a Rebecca, ma ciò che quei due
capretti figuravano, ossia il proprio corpo e la propria anima, con quanto
ne dipende, perché ella:
a) li riceva come cosa che le appartiene;
b) li uccida e li faccia morire al peccato e a se stessi, scorticandoli e
spogliandoli della loro pelle e del loro amor proprio, perché possano
piacere a Gesù suo Figlio, che non vuole amici e discepoli se non coloro
che sono morti a se stessi;