Page 63 - Trattato della vera devozione a Maria
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Eccola, come lo Spirito Santo la
riferiscehttp://digilander.iol.it/MariaMariaMaria/HOME PAGE-Maria Maria
Maria/monfort2.htm - FNT0. Vi aggiungerò poi la mia spiegazione.
1. Il racconto biblico di Rebecca e di Giacobbe
[184] Esaù aveva venduto la sua primogenitura a
Giacobbehttp://digilander.iol.it/MariaMariaMaria/HOME PAGE-Maria Maria
Maria/monfort2.htm - FNT1. Ora, Rebecca, madre dei due fratelli, che
amava teneramente Giacobbe, riuscì diversi anni dopo, con un'accortezza
molto santa e tutta piena di
misterihttp://digilander.iol.it/MariaMariaMaria/HOME PAGE-Maria Maria
Maria/monfort2.htm - FNT2, ad assicurargli questo vantaggio.
Isacco si sentiva ormai molto innanzi negli anni. Prima di morire, voleva
benedire i suoi figli. Chiamò dunque il figlio Esaù, che amava, e gli
comandò di andare a caccia per procurargli del cibo, prima di dargli la
benedizione.
Rebecca avvertì subito Giacobbe di quanto stava succedendo e gli ordinò
di andare al gregge a prendere due capretti. Ricevutili dal figlio, Rebecca
ne fece un piatto per Isacco, secondo il gusto di lui. Poi rivestì Giacobbe
degli abiti di Esaù, che lei custodiva, e gli coprì mani e collo con la pelle
dei capretti, perché il padre che non vedeva più sentendo la voce di
Giacobbe, potesse credere, dalla pelosità delle mani, che fosse Esaù suo
fratello. Infatti Isacco si meravigliò di quella voce, che credeva fosse la
voce di Giacobbe, lo fece quindi avvicinare e palpato il pelo delle pelli che
coprivano le sue mani, disse: «La voce è di Giacobbe, ma le mani sono di
Esaù». Dopo aver mangiato, aspirò, mentre lo baciava, l'odore degli abiti
profumati di Giacobbe, e lo benedisse: «Dio ti conceda rugiada dal cielo e
terre grasse». Lo costituì signore di tutti i suoi fratelli e concluse la
benedizione con queste parole: «Chi ti maledice sia maledetto e chi ti
benedice sia colmo di benedizioni».
Isacco aveva appena terminato queste parole, quando entrò Esaù e gli
diede da mangiare la selvaggina perché poi suo padre lo benedicesse.
Quel santo patriarca fu colto da incredibile sbigottimento nel conoscere
quanto era successo, ma invece di ritrattare quanto aveva fatto, lo
confermò, poiché in tutta la vicenda vedeva troppo chiaramente il dito di
Dio.
Esaù allora scoppiò in ruggiti, come nota la sacra Scrittura, ed accusando
a gran voce di inganno il fratello, domandò al padre se avesse soltanto
una benedizione. Osservano i santi Padri che, in questo, Esaù è figura di
coloro che trovano comodo conciliare Dio col mondo e vogliono godere