Page 40 - Trattato della vera devozione a Maria
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[129]  Il  Catechismo  del  Concilio  di  Trento,  fedele  interprete  delle
                  intenzioni di quel sacro Concilio, esorta i parroci a fare la medesima cosa
                  e a condurre i fedeli a ricordarsi e credere che sono uniti e consacrati a
                  Gesù Cristo, quali schiavi al loro Redentore e Signore. Ecco le sue parole:
                  «Il  Parroco  esorterà  il  popolo  fedele  così  da  fargli  capire  che  noi...
                  dobbiamo  dedicarci  e  consacrarci  in  perpetuo  non  altrimenti  che  come
                  schiavi               al             nostro               Redentore                 e
                  Signore»http://digilander.iol.it/MariaMariaMaria/HOME  PAGE-Maria  Maria
                  Maria/monfort2.htm - FNT8.

                  [130]  Ora,  se  i  Concili,  i  Padri  e  la  stessa  esperienza  ci  mostrano  che  il
                  modo  migliore  di  rimediare  ai  disordini  dei  cristiani  è  di  condurli  a
                  ricordare  gli  obblighi  del  battesimo  e  a  rinnovare  le  promesse  che  vi
                  fecero,  non  è  forse  ragionevole  che  ciò  si  compia  adesso  in  maniera
                  perfetta, con una totale consacrazione a Nostro Signore per mezzo della
                  sua santa Madre?http://digilander.iol.it/MariaMariaMaria/HOME PAGE-Maria
                  Maria  Maria/monfort2.htm  -  FNT9.  Dico  «in  maniera  perfetta»,  poiché  per
                  consacrarci  a  Gesù  Cristo  si  ricorre  al  più  perfetto  di  tutti  i  mezzi:  la
                  Vergine santissima.


                  3. Risposte ad alcune obiezioni
                   [131] Non si può obiettare che questa forma di devozione sia nuova e di

                  poca importanza. Non è nuova. I Concili, i Padri e parecchi autori antichi
                  e  moderni  parlano  di  tale  consacrazione  a  Nostro  Signore  o  della
                  rinnovazione  dei  voti  del  santo  battesimo,  come  di  cosa  praticata
                  dall'antichità  e  da  loro  consigliata  a  tutti  i  cristiani.  Non  è  di  poca
                  importanza,  poiché  la  principale  origine  dei  disordini  e  quindi  della
                  perdizione  eterna  dei  cristiani,  proviene  dalla  dimenticanza  e
                  dall'indifferenza verso una tale pratica.

                  [132] Alcuni potrebbero osservare che questa forma di devozione ci mette
                  nell'impossibilità  di  soccorrere  le  anime  dei  nostri  parenti,  amici  e
                  benefattori, perché ci fa dare a Nostro Signore, per le mani di Maria, il
                  valore  di  tutte  le  nostre  buone  opere,  preghiere,  mortificazioni  ed
                  elemosine.
                  Rispondo:
                  Primo. Non è credibile che i nostri amici, parenti o benefattori ricevano
                  danno dal fatto che ci siamo dedicati e consacrati senza riserva al servizio
                  di Nostro Signore e della sua santa Madre. Supporlo sarebbe fare ingiuria
                  alla potenza e alla bontà di  Gesù e  di  Maria. Essi sapranno certamente
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