Page 80 - Rationale Divinorum Officiorum
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l’arca quando la si spostava dal suo posto; il vescovo, prima di entrare in
chiesa, vi gira intorno esteriormente portando le reliquie dei santi protet-
tori della chiesa. È detto nel libro dei Re che il re Salomone fece «portare
dai sacerdoti e dai Leviti l’arca dell’alleanza al suo posto, nell’oracolo del tempio,
nel Santo dei santi, sulle ali dei cherubini; i quali, stendendo le loro ali sopra il
luogo ove si trovava l’arca, coprivano l’arca e i suoi bastoni, e il re Salomone e
tutto il popolo camminavano davanti». È in ricordo di questo avvenimento
che i prelati, i grandi e il popolo si riuniscono per celebrare la dedicazione
delle chiese, e seguono in processione il vescovo officiante e i preti che
portano solennemente le reliquie sotto un baldacchino o un padiglione.
Prima di entrare in chiesa, il prelato si indirizza al popolo come Salomo-
ne, quando l’arca fu giunta a destinazione, «si voltò agli Israeliti e benedisse
tutti».
Le reliquie sono racchiuse in un astuccio con tre grani di incenso, che so-
no il simbolo della santa Trinità. «L’uomo giusto vive nella fede, senza la qua-
le è impossibile piacere a Dio», e questa fede gli insegna che non esiste «che
un Dio, una fede, un battesimo».
Questa pietra dell’altare contiene il sigillo del sepolcro, come lo chiama
Alessandro III.
La tavola o parte superiore è il complemento dell’altare, come la cono-
scenza di Dio è la conferma e la perfezione di tutti i doni celesti, secondo
queste parole della Saggezza: «Conoscervi, è la perfetta giustizia, e com-
prende la vostra equità e la vostra potenza è la radice dell’immortalità» —
«Ma chi si gloria si glori di conoscermi», dice Geremia.
La pietra dell’altare è ancora il simbolo di Cristo, di cui l’Apostolo dice:
«Gesù Cristo è la pietra angolare». Essa rappresenta soprattutto la sua uma-
nità, perché noi leggiamo nel profeta Daniele che una pietra fu tagliata
dalla roccia senza alcun aiuto dell’uomo. È il simbolo del Signore che è
nato dalla santa Vergine (chiamata una montagna a causa dell’eccellenza
delle virtù) senza intervento umano. È questa pietra, dice il salmista, che
«gli architetti hanno disprezzato e che è diventata pietra angolare», ossia
il Cristo che i giudei hanno rifiutato come loro re dicendo: «Non vogliamo
che quest’uomo regni su di noi».
Occorre che l’altare sia di pietra perché sia consacrato, perché il Cristo, di
cui è il simbolo, è la pietra che è divenuta una montagna ed è stato «unto
di un olio di gioia in una maniera più eccellente che i suoi fratelli». Tuttavia noi
leggiamo nell’Esodo che gli altari venivano fatti in legno di Seth, che è in-
corruttibile; sappiamo che l’altare della chiesa di Latran è di legno; Salo-
mone stesso fece un altare d’oro, ma queste cose erano dei tipi. Nel castel-
lo di Sainte-Marie, in Provenza, vicino al mare, esiste un altare in terra