Page 75 - Prediche di Meister Eckhart
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l’ordine naturale. Infatti nessuno si riconosce come bianco se non colui che
                  è  realmente  bianco.  Perciò  chi  si  conosce  come  bianco,  si  fonda  e  si
                  appoggia sulla bianchezza, e deriva la sua conoscenza non direttamente né
                  senza conoscenza del colore, ma deriva la sua conoscenza dal colore e dal
                  sapere  che  ha  di  ciò  che  è  bianco,  ed  attinge  la  sua  conoscenza  non
                  esclusivamente dal colore in sé; piuttosto egli attinge il suo sapere e la sua
                  conoscenza da ciò che è colorato o da ciò che è bianco e si riconosce come
                  bianco. Bianco è qualcosa di assai minore e di molto più esteriore della
                  bianchezza. Molto diversi sono il muro e le fondamenta sulle quali il muro
                  si costruisce.


                  I maestri dicono che la potenza grazie alla quale l’occhio vede è diversa
                  dalla potenza con la quale sa di vedere. Il fatto di vedere, egli lo deriva
                  esclusivamente dal colore, non da ciò che è colorato. Per cui importa poco
                  che ciò che è colorato sia pietra o legno, uomo o angelo, perché l’essenziale
                  sta nel fatto che abbia un colore.


                  Nello  stesso  modo  io  dico  che  l’uomo  nobile  prende  ed  attinge  la  sua
                  beatitudine, tutto il suo essere e la sua vita, unicamente da Dio, vicino a
                  Dio ed in Dio, non dalla conoscenza, dalla contemplazione e dall’amore di
                  Dio o altre cose simili. Perciò Nostro Signore dice assai giustamente che la
                  vita eterna consiste nel conoscere Dio solo come l’unico vero Dio, non nel
                  conoscere  che  si  conosce  Dio.  Come  l’uomo  potrebbe  conoscersi  come
                  conoscente  Dio,  quando  non  si  conosce  neppure  in  se  stesso?  Perché
                  certamente  l’uomo  non  conosce  né  se  stesso  né  le  altre  cose,  ma
                  unicamente Dio solo, in verità, quando diviene ed è beato nella radice e nel
                  fondo della beatitudine. Ma quando l’anima riconosce di conoscere Dio,
                  allora acquisisce nello stesso tempo la conoscenza di Dio e di se stessa.


                  V’è  un’altra  potenza,  come  ho  spiegato,  grazie  alla  quale  l’uomo  vede,
                  rispetto a quella per cui sa e riconosce di vedere. È vero che ora, quaggiù,
                  in noi, questa potenza con la quale sappiamo e riconosciamo di vedere, è
                  più  nobile  e  più  alta  di  quella  con  cui  noi  vediamo,  perché  la  natura
                  comincia  la  sua  operazione  dal  più  basso,  mentre  Dio,  nelle  sue  opere,
                  comincia da ciò che è più perfetto. La natura produce l’uomo a partire dal
                  bambino  e  la  gallina  a  partire  dall’uovo,  ma  Dio  fa  l’uomo  prima  del
                  bambino e la gallina prima dell’uovo. La natura prima rende il legno caldo
                  e bruciante, e soltanto poi produce l’essere del fuoco, ma Dio dona prima
                  l’essere  a  tutte  le  creature  e  poi  nel  tempo,  e  tuttavia  fuori  del  tempo,
                  separatamente, tutto ciò che appartiene all’essere. Nello stesso modo, Dio
                  dona lo Spirito Santo prima dei doni dello Spirito Santo.




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