Page 5 - La vera religione
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cose, quando non siano capaci di comprenderle; o ad impedire che quelli che
                  ne  sono  capaci,  in  quanto  non  inviluppati  nelle  perverse  opinioni  della
                  moltitudine, rimangano sopraffatti dagli errori comuni - se lo giudica degno
                  di onori divini, credo che risponderebbe che ciò non può essere opera di un
                  uomo; a meno che la Virtù e Sapienza stessa di Dio non lo abbia sottratto alle
                  leggi  della  natura  e,  dopo  averlo  istruito  fin  dall’infanzia  non  con  un
                  insegnamento umano ma con un’illuminazione interiore, non lo abbia ornato
                  di tanta grazia, dotato di tanta fermezza, infine elevato con tanta maestà da
                  convertire il genere umano, con sommo amore e autorità, ad una fede così
                  salutare, disprezzando tutto ciò che i perversi desiderano, sopportando tutto
                  ciò di cui hanno orrore e facendo tutto ciò che guardano con ammirazione.
                  Riguardo invece agli onori dovuti a tale uomo, invero sarebbe stato inutile
                  chiedere a Platone un parere, poiché si può facilmente comprendere quali
                  grandi onori si debbano rendere alla Sapienza di Dio, sotto la cui azione e
                  guida siffatto uomo, per la vera salvezza del genere umano, ha meritato
                  qualcosa di grande e che oltrepassa le possibilità umane.

                  3. 4. Ora, appunto, è accaduto, e i libri e i monumenti lo celebrano, che da
                  una sola regione della terra, nella quale soltanto si onorava l’unico Dio e in
                  cui soltanto avrebbe potuto nascere un tale uomo, sono stati inviati in ogni
                  parte  della  terra  alcuni  uomini  eletti,  i  quali  hanno  suscitato  il  fuoco
                  dell’amore divino con le loro opere virtuose e con la loro predicazione e,
                  dopo  aver  consolidato  quell’insegnamento  veramente  salvifico,  hanno
                  lasciato ai posteri le terre ricolme di luce. Per non parlare di eventi passati a
                  cui qualcuno potrebbe anche non credere, oggi tra le genti e i popoli si
                  annunzia: In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio.
                  Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di Lui e niente senza di
                  Lui . E, per far sì che questa verità sia compresa, amata e goduta, di modo
                  che l’anima sia risanata e l’occhio della mente si rinvigorisca per accogliere
                  una luce così grande, agli avari si dice: Non accumulate tesori sulla terra, dove la
                  tignola e la ruggine consumano, e dove i ladri scassinano e rubano; accumulate
                  invece tesori nel cielo, dove né la tignola né la ruggine consumano, e dove i ladri non
                  scassinano né rubano. Perché là dov’è il tuo tesoro, ivi sarà anche il tuo cuore ; ai
                  lussuriosi: Chi semina nella carne, dalla carne raccoglierà corruzione; mentre chi
                  semina nello spirito, dallo spirito raccoglierà vita eterna ; ai superbi: Chi si esalta
                  sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato ; agli iracondi: Hai ricevuto uno schiaffo,
                  porgi l’altra guancia ; ai litigiosi: Amate i vostri nemici ; ai superstiziosi: Il regno
                  di Dio è in mezzo a voi ; ai curiosi: Non cercate le cose che si vedono, ma quelle che
                  non si vedono; quelle che si vedono infatti sono temporanee, quelle che non si vedono
                  eterne ; e infine si dice a tutti: Non amate il mondo e ciò che è del mondo, perché
                  tutto quello che è nel mondo è concupiscenza della carne, concupiscenza degli occhi e
                  superbia mondana .
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