Page 4 - La preparazione dell’anima alla Contemplazione
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conviene.  Infatti  che  cosa  più  della  sapienza  è  amata  ardentemente  e
                  posseduta  dolcemente?  La  sua  grazia  supera  ogni  bellezza,  la  sua
                  dolcezza ogni soavità.
                  È  infatti,  come  qualcuno  dice,  più  bella  del  sole  e  di  ogni  ordine  di
                  stelle: Paragonata alla luce, la si trova superiore (Sap. 7, 29). Infatti a
                  quella  succede  la  notte,  la  malizia  invece  non  vince  la  sapienza:  Si
                  distende con potenza da un capo all’altro del mondo e governa ogni
                  cosa soavemente. La amai, disse, e dalla mia giovinezza la cercai, e la
                  chiesi  in  sposa,  e  diventai  amante  della  sua  bellezza  (Sap.  2,  1-2).
                  Dunque  che  meraviglia  se  Giacobbe  si  infiammò  di  amore  per  tale
                  sposa, se non poté contenere la fiamma di tale fuoco, di tanto amore?
                  Oh quanto  amava, come si  infiammava d’amore, colui che disse:  Ho
                  amato la sapienza più della salute e di ogni bellezza (Sap. 7, 10).
                  Niente infatti, come dicemmo, è amato più ardentemente della sapienza,
                  niente  è  più  dolcemente  posseduto.  Da  ciò  viene  che,  sebbene  tutti
                  vogliano essere sapienti, pochi tuttavia possono esserlo del tutto.


                                               Capitolo II


                                         Il desiderio di giustizia

                  Parliamo similmente della giustizia. E ancora ugualmente tutti vogliono
                  essere giusti, ma non possono essere giusti. Anzi tutti avrebbero potuto
                  essere giusti, se avessero voluto esserlo perfettamente.
                  Infatti amare perfettamente la giustizia, è già essere giusti. Puoi invece
                  amare molto la sapienza e pur esserne privo. Senza dubbio quanto più
                  avrai amato la giustizia, tanto più sarai giusto. Ma vediamo ora quali
                  siano  i  comandi  della  vera  giustizia,  e  troveremo  perché  gli  uomini
                  tanto detestano il connubio di Lia. Bisogna infatti domandarsi: perché
                  quasi  tutti  tanto  evitano  l’unione  con  Lia,  e  tanto  desiderano  gli
                  amplessi di Rachele? La perfetta giustizia comanda di amare i nemici e
                  gli  amici,  di  abbandonare  ogni  cosa  propria,  di  sopportare
                  pazientemente i mali, di non cercare la gloria. Ma che cosa da chi ama
                  il mondo è ritenuto più stolto, che cosa più faticoso? Ne viene che da
                  costoro  Lia  è  ritenuta  non  bella  ed  è  considerata  laboriosa  e  quindi
                  faticosa.  Il  nome  Lia  significa  infatti  lavoro  e  fatica.  Infatti  grande
                  fatica, ma non minor errore sembra a molti il godere nella tribolazione,
                  e fuggire, come peste, i piaceri del mondo. Ma poiché la giustizia non
                  respinge l’abbondanza del mondo nella necessità, e non abbandona il
                  piacere, chiamano Lia non cieca, ma miope, poiché, secondo loro, essa
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