Page 39 - La Fede e le Opere
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non entrerete nel regno dei cieli. E di essi ha detto: Sulla cattedra di Mosè si
sono seduti gli Scribi e i Farisei. Quanto vi dicono fatelo e osservatelo, ma non
fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno. La loro giustizia, dunque,
consiste nel dire e non fare; appunto per questo volle che la nostra fosse
superiore alla loro, e che consistesse nel dire e nel fare. Se tale non sarà
stata, non si entrerà nel regno dei cieli. Con questo comunque nessuno
deve insuperbire tanto da osare, non dico, di vantarsi davanti agli altri,
ma neppure da pensare dentro se stesso di essere in questa vita senza
peccato. Se non ci fossero peccati così gravi da dover essere puniti anche
con la scomunica, l’Apostolo non direbbe: Essendo radunati insieme voi e il
mio spirito, questo individuo sia dato in balia di Satana per la rovina della sua
carne, affinché il suo spirito sia salvo nel giorno del Signore Gesù. E anche: Che
io non abbia a piangere su molti che hanno peccato in passato e non si sono
convertiti dalle impurità e dalle fornicazioni che hanno commesso. E, parimenti,
se non ci fossero peccati a cui si deve rimediare non con quell’umiliazione
della penitenza, che viene imposta nella Chiesa a coloro che propriamente
sono chiamati penitenti, ma con opportuni rimproveri, il Signore stesso
non direbbe: Ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il
tuo fratello. Infine, se non ci fossero quei peccati che sono inevitabili in
questa vita, non avrebbe posto un rimedio quotidiano nell’orazione che ci
ha insegnato perché diciamo: Rimetti a noi i nostri debiti, come noi li
rimettiamo ai nostri debitori.
Riassunto e conclusione.
27. 49. Ormai, per quanto credo, ho esposto a sufficienza ciò che penso
sull’intera questione riguardo alla quale si erano sollevati tre problemi. Il
primo è quello della mescolanza nella Chiesa dei buoni e dei cattivi, come
del frumento e della zizzania. A questo proposito bisogna guardarsi dal
ritenere che le similitudini - come questa o quella degli animali immondi
nell’arca o quante altre del medesimo significato - siano state proposte
perché dorma la disciplina della Chiesa, della quale, nella figura della
famosa donna, è detto: Sorveglia l’andamento della casa. Esse sono state
proposte per impedire che una temeraria follia, anziché una diligente
severità, progredisca fino al punto di presumere di separare, per così dire,
i buoni dai cattivi mediante empi scismi. Con queste similitudini e con
queste predizioni infatti ai buoni non è stata considerata
l’infingardaggine, per cui lascino correre ciò che debbono proibire, ma la
pazienza, per cui, fatta salva la dottrina della verità, tollerino ciò che non
riescono a correggere. E se sta scritto che nell’arca entrarono per vivere
con Noè anche gli animali immondi, non per questo i responsabili non
devono vietare ai danzatori, che sono ancora più immondi, di accostarsi al
battesimo, qualora lo vogliano, cosa che di certo è meno grave che se lo