Page 150 - Il Sacro Corano
P. 150

Sura XXVIII
                                                    Al-Qasas


                                                    (Il Racconto)


                                               Pre-Eg. n°49 a parte i vv. 52-55. Di 88 versetti
                                                Il nome della sura deriva dal versetto 25.


                                    In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso.

                  1 Tâ, Sîn, Mîm.
                  2 Questi sono i versetti del Libro chiarissimo.
                  3 Ti racconteremo secondo verità la storia di Mosè e di Faraone, per un popolo di credenti.
                  4 Davvero Faraone era altero sulla terra; divise in fazioni i suoi abitanti per approfittare della
                  debolezza di una parte: sgozzava i loro figli maschi e lasciava vivere le femmine. In verità era
                  uno dei corruttori.
                  5 Invece  Noi  volevamo  colmare  di  favore  quelli  che  erano  stati  oppressi,  farne  delle  guide  e

                  degli eredi.
                  6 [Volevamo] consolidarli sulla terra e, loro tramite, far vedere a Faraone e Hâmân e alle loro
                  armate quello che paventavano.
                  7 Rivelammo alla madre di Mosè: “Allattalo e, quando temerai per lui, gettalo nel fiume e non
                  temere e non essere afflitta: Noi te lo restituiremo e faremo di lui uno degli Inviati”.
                  8  Lo  raccolse  la  gente  di  Faraone,  sì  che  potesse  diventare  loro  nemico  e  causa  di  tristezza.
                  Davvero Faraone e Hâmân e le loro armate erano colpevoli.
                  9 Disse la moglie di Faraone: “[Questo bambino sarà] la gioia dei miei occhi e dei tuoi! Non lo
                  uccidete! Forse ci sarà utile, o lo adotteremo come un figlio”. Non avevano alcun sospetto.
                  10 Il cuore della madre di Mosè fu come fosse vuoto. Poco mancò che non svelasse ogni cosa, se
                  non avessimo rafforzato il suo cuore sì che rimanesse credente.
                  11  Disse  alla  di  lui  sorella:  “Seguilo“,  e  quella  lo  osservò  di  nascosto.  Non  avevano  alcun
                  sospetto.
                  12 E Noi gli interdicemmo ogni nutrice. Allora [la sorella] disse: “Posso indicarvi la gente di una
                  casa che potrà occuparsene per conto vostro e che gli sarà benevola?”.
                  13 Lo restituimmo a sua madre affinché si consolassero i suoi occhi, non fosse più afflitta e si
                  convincesse che la promessa di Allah è verità. Ma la maggior parte di loro non sanno nulla.
                  14  Quando  raggiunse  l’età  adulta  e  il  pieno  del  suo  sviluppo,  gli  demmo  discernimento  e
                  scienza. Così ricompensiamo coloro che operano il bene.
                  15 Avvenne che, entrando in città in un momento di disattenzione dei suoi abitanti, trovò due
                  uomini che si battevano, uno era dei suoi e l’altro uno degli avversari. Quello che era dei suoi
                  gli chiese aiuto contro l’altro dell’avversa fazione: Mosè lo colpì con un pugno e lo uccise. Disse
                  [Mosè]: “Questa è certamente opera di Satana! E’ davvero un nemico, uno che svia gli uomini”.
                  16 Disse: “Signore, ho fatto torto a me stesso, perdonami!” Gli perdonò, Egli è il Perdonatore, il
                  Misericordioso.
                  17  Disse:  “Mio  Signore,  grazie  ai  favori  che  mi  hai  elargito,  non  sarò  mai  un  alleato  degli
                  iniqui”.
                  18 L’indomani era nella città timoroso e guardingo, ed ecco che colui che il giorno prima gli

                  aveva  chiesto  aiuto,  di  nuovo  lo  chiamò  a  gran  voce.  Gli  disse  Mosè:  “Davvero  sei  un
                  provocatore evidente!”.
                  19 Quando poi stava per colpire quello che era avversario di entrambi, questi disse: “O Mosè,

                  vuoi uccidermi come l’uomo che uccidesti ieri? Non vuoi essere altro che un tiranno sulla terra,
                  non vuoi essere uno dei conciliatori”.
                  20 Dall’altro capo della città giunse correndo un uomo. Disse: “O Mosè, i notabili sono riuniti in





                                                                                                    148
   145   146   147   148   149   150   151   152   153   154   155