Page 135 - Confessioni
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inferiori dell’universo. Così parlano i pazzi, che non vedono attraverso il tuo spirito le tue opere e non ti
riconoscono in esse.
Visione nello Spirito divino della bontà di tutto il creato
31. 46. Quanti invece vedono le tue opere attraverso il tuo spirito, sei tu che vedi in loro. Vedono che
sono buone, e tu vedi che sono buone; qualunque piace loro per la tua persona, tu piaci loro in quella
cosa; e se piace a noi qualcosa per il tuo spirito, piace a te in noi. Chi fra gli uomini conosce le cose
dell’uomo, se non lo spirito dell’uomo che è in lui? Così anche ciò che è di Dio nessuno lo conosce, se
non lo spirito di Dio. Quanto a noi, continua l’Apostolo, non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma
lo spirito proveniente da Dio, per conoscere i doni ricevuti da Dio. Sono indotto a chiedere: “È vero,
nessuno conosce ciò che è di Dio, se non lo spirito di Dio. Come dunque conosciamo anche noi i doni
ricevuti da Dio?”. La risposta è che le stesse conoscenze che abbiamo attraverso lo spirito di Dio, nessuno
le conosce, se non lo spirito di Dio. Come fu detto giustamente a chi parlava ispirato dallo spirito di Dio:
“Non siete voi che parlate”; così si dice giustamente a chi conosce attraverso lo spirito di Dio: “Non siete
voi che conoscete”; e altrettanto giustamente a chi vede nello spirito di Dio: “Non siete voi che vedete”.
Sempre, quando vediamo nello spirito di Dio che una cosa è buona, non noi, ma Dio vede che è buona.
C’è dunque chi giudica cattivo ciò che è buono, ad esempio quei tali, che si menzionano sopra. C’è chi
vede buono ciò che è buono, ad esempio i molti, cui piace la tua creazione perché buona, ma in essa non
piaci tu, cosicché preferiscono godere di essa, che di te. E c’è l’uomo che vede che una cosa è buona, ma
Dio vede in lui che è buona. Allora evidentemente è Dio amato nella sua creazione. Ma Dio non potrebbe
essere amato se non attraverso lo Spirito che ci diede, poiché l’amore di Dio fu diffuso nei nostri cuori ad
opera dello Spirito Santo che ci fu dato. Attraverso lo Spirito noi vediamo come tutto ciò che in qualche
modo è, è buono, poiché è da colui che non è in qualche modo, ma è Colui che è.
Conclusione
Ringraziamento a Dio per tutta la creazione
32. 47. Grazie a te, Signore. Noi vediamo il cielo e la terra, ossia la parte corporea superiore e inferiore,
come la creazione spirituale e corporea. Ornamento delle due parti, di cui consta tanto il complesso della
mole del mondo, quanto in generale il complesso della creazione, vediamo la luce, creata e divisa dalle
tenebre. Vediamo il firmamento del cielo, quello situato fra le acque spirituali superiori e le acque
corporee inferiori, corpo primario dell’universo, come la distesa fisica dell’aria, cui pure si dà il nome di
cielo, ove vagano i volatili del cielo fra le acque che sono portate sopra di esso in forma di vapore per poi
cadere in rugiada nelle notti serene, e le acque pesanti, che scorrono sulla terra. Vediamo il bell’aspetto
delle acque riunite nelle distese del mare, e la terra arida, ora spoglia, ora ornata, fatta visibile e armoniosa
quale madre di erbe e di alberi. Vediamo i lumi brillare sul nostro capo, il sole bastare da solo al giorno, la
luna e le stelle confortare la notte, tutti insieme regolare e indicare il tempo. Vediamo l’elemento umido
pullulare dovunque di pesci, di mostri e di esseri alati, poiché la densità dell’aria, sostegno al volo degli
uccelli, si forma mediante l’evaporazione delle acque. Vediamo la faccia della terra adornarsi di animali
terrestri, e l’uomo, fatto a tua immagine e somiglianza, collocato sopra tutti gli animali privi di ragione
appunto perché tua immagine e somiglianza, ossia dotato di ragione e intelletto. E come nell’anima
dell’uomo v’è una parte che delibera e quindi domina, e una parte che soggiace, per ubbidire, così
vediamo la donna fatta anche fisicamente per l’uomo. Essa possiede, sì, uguale natura nell’intelligenza
razionale, ma nel sesso fisico è sottoposta al sesso maschile, come è sottoposto l’impulso dell’azione, per
generare dalla ragione una norma di condotta sagace. Queste cose vediamo, singolarmente buone e tutte
buone assai.
I modi della creazione
33. 48. Le tue opere ti lodano affinché ti amiamo, e noi ti amiamo affinché ti lodino le tue opere. Esse
hanno inizio e fine nel tempo, ascesa e tramonto, progresso e regresso, bellezza e difetto. Hanno dunque
via via il loro mattino e la loro sera, ora occulti, ora evidenti. Dal nulla da te non di te furono create; non
da una qualche materia non tua e preesistente, ma da una concreata, ossia da te creata con loro e portata
dall’informità alla forma senza alcun intervallo di tempo. La materia del cielo e della terra è infatti altra
cosa dall’aspetto del cielo e della terra. La materia deriva dal nulla assoluto, l’aspetto del mondo invece
dalla materia informe. Eppure furono due operazioni simultanee, la forma successe alla materia senza
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