Page 49 - Apologia prima
P. 49

acclamato, quelli che noi chiamiamo diaconi distribuiscono a ciascuno dei
                  presenti il pane, il vino e l’acqua consacrati e ne portano agli assenti.

                  E’ carne e sangue di quel Gesù incarnato

                  LXVI. - 1. Questo cibo è chiamato da noi Eucaristia, e a nessuno è lecito
                  parteciparne, se non a chi crede che i nostri insegnamenti sono veri, si è
                  purificato con il lavacro per la remissione dei peccati e la rigenerazione, e
                  vive così come Cristo ha insegnato.

                  2. Infatti noi li prendiamo non come pane comune e bevanda comune; ma
                  come  Gesù  Cristo,  il  nostro  Salvatore  incarnatosi,  per  la  parola  di  Dio,
                  prese  carne  e  sangue  per  la  nostra  salvezza,  così  abbiamo  appreso  che

                  anche quel nutrimento, consacrato con la preghiera che contiene la parola
                  di  Lui  stesso  e  di  cui  si  nutrono  il  nostro  sangue  e  la  nostra  carne  per
                  trasformazione, è carne e sangue di quel Gesù incarnato.

                  3. Infatti gli Apostoli, nelle loro memorie chiamate vangeli, tramandarono
                  che fu loro lasciato questo comando da Gesù, il quale prese il pane e rese
                  grazie dicendo: “Fate questo in memoria di me, questo è il mio corpo”. E
                  parimenti, preso il calice e rese grazie disse: “Questo è il mio sangue”; e ne
                  distribuì soltanto a loro.

                  4. I malvagi demoni per imitazione, dissero che tutto ciò avveniva anche
                  nei misteri di Mitra. Infatti voi già sapete, o potete apprendere, come nei
                  riti di iniziazione si introducano un pane ed una coppa d’acqua, mentre si
                  pronunciano alcune formule.

                  Nel giorno chiamato “del Sole”


                  LXVII. - 1. Da allora noi ci ricordiamo a vicenda questo fatto. E quelli che
                  possiedono, aiutano tutti i bisognosi e siamo sempre uniti gli uni con gli
                  altri.

                  2. Per tutti i beni che riceviamo ringraziamo il creatore dell’universo per il
                  Suo Figlio e lo Spirito Santo.

                  3. E nel giorno chiamato “del Sole” ci si raduna tutti insieme, abitanti delle
                  città o delle campagne, e si leggono le memorie degli Apostoli o gli scritti
                  dei Profeti, finché il tempo consente.


                  4.  Poi,  quando  il  lettore  ha  terminato,  il  preposto  con  un  discorso  ci
                  ammonisce ed esorta ad imitare questi buoni esempi.

                  5. Poi tutti insieme ci alziamo in piedi ed innalziamo preghiere; e, come


                  GIUSTINO – Apologia prima                                                    pag. 47 di 49
   44   45   46   47   48   49   50   51   52