Page 53 - Trattato della vera devozione a Maria
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Cesare Bollando ricorda un illustre cavaliere, Vautier de Birbak, parente
stretto dei duchi di Lovanio, che intorno al 1300 fece la consacrazione di
se stesso alla santa Verginehttp://digilander.iol.it/MariaMariaMaria/HOME
PAGE-Maria Maria Maria/monfort2.htm - FNT16. Questa devozione fu
praticata in privato da parecchie persone fino al secolo decimosettimo,
quando divenne pubblicahttp://digilander.iol.it/MariaMariaMaria/HOME
PAGE-Maria Maria Maria/monfort2.htm - FNT17.
[160] Il padre Simone de Rojashttp://digilander.iol.it/MariaMariaMaria/HOME
PAGE-Maria Maria Maria/monfort2.htm - FNT18, dell'Ordine della Trinità o
della Redenzione degli schiavi, predicatore alla corte di Filippo III, mise
in voga questa devozione per tutta la Spagna e la Germania ed ottenne da
Gregorio XV, su istanza dello stesso Filippo III, grandi indulgenze per
quelli che l avessero praticata.
Il reverendo padre De los Rioshttp://digilander.iol.it/MariaMariaMaria/HOME
PAGE-Maria Maria Maria/monfort2.htm - FNT19, dell'Ordine di
sant'Agostino, lavorò con la parola e gli scritti, insieme con il suo intimo
amico Padre de Roias, a diffondere questa devozione in Spagna e
Germania. Compose un grosso volume dal titolo Hierarchia Mariana, nel
quale tratta con grande pietà e pari erudizione dell'antichità, eccellenza e
solidità di questa devozione.
Nel secolo scorso i reverendi Padri Teatini diffusero questa devozione in
Italia, Sicilia e Savoiahttp://digilander.iol.it/MariaMariaMaria/HOME PAGE-
Maria Maria Maria/monfort2.htm - FNT20.
[161] Il reverendo padre Stanislao Falacio, della Compagnia di Gesù, la
promosse mirabilmente in
Poloniahttp://digilander.iol.it/MariaMariaMaria/HOME PAGE-Maria Maria
Maria/monfort2.htm - FNT21.
Il Padre de los Rios riferisce nel libro suddetto i nomi dei principi e delle
principesse, dei vescovi e cardinali di diverse nazioni, che abbracciarono
questa devozione.
Il Padre Cornelio a Lapidehttp://digilander.iol.it/MariaMariaMaria/HOME
PAGE-Maria Maria Maria/monfort2.htm - FNT22, così meritevole per pietà e
scienza profonda, ebbe da parecchi vescovi e teologi l'incarico di
esaminarla. Dopo maturo esame, ne fece elogi degni della sua pietà.
Parecchi altri illustri personaggi seguirono il suo esempio.
I reverendi Padri Gesuiti, sempre zelanti nel servizio della santa Vergine,
presentarono a nome dei Congregazionisti di Colonia un breve trattato su
questa devozione al duca Ferdinando di Baviera in quel tempo
arcivescovo di Colonia, il quale l'approvò e ne permise la stampa,