Page 3 - Sermone sul Cantico dei cantici (II)
P. 3
SERMONE XLIV
I. Perché lo sposo è grappolo e per chi e che cosa significhi Engaddi. II. Quali siano le vigne di
Engaddi e quale il loro balsamo, quale il grappolo di Cipro e il suo vino. III. Donde il fluido del
balsamo, cioè la soavità della mansuetudine, o quali mosche la distruggono. IV. Come la
mansuetudine si recuperi attraverso la grazia, o come il vino dello zelo è spremuto dal grappolo
di Cipro.
I. 1. Il mio diletto è per me un grappolo di Cipro nelle vigne di Engaddi (Cant 1,13). Se
il diletto è raffigurato nella mirra, a più forte ragione lo e nella soavità di un
grappolo. Dunque il Signore mio Gesù è per me mirra nella morte, grappolo
nella risurrezione; egli si è fatto per me saluberrima bevanda, temperata da
lacrime. È morto per i nostri peccati, è risuscitato per la nostra giustificazione,
affinché, morti al peccato viviamo per la giustizia. Dunque anche tu, se hai
pianto i tuoi peccati hai bevuto l’amarezza; se poi hai già respirato alla speranza
di una vita più santa, l’amarezza della mirra si è cambiata per te in vino che
rallegra il cuore dell’uomo. E questo forse voleva significare il fatto che questo
vino, mescolato con mirra, fu offerto al Salvatore in croce. E per questo non
volle bere, perché aveva sete di quest’altro. Tu dunque dopo le amarezze della
mirra, come ho detto, sperimentando il vino della giocondità, potrai dire anche
tu senza essere temerario: Il mio diletto è per me un grappolo di Cipro nelle vigne di
Engaddi. Engaddi ha un duplice significato, tutti e due servono a un’unica
interpretazione. Significa infatti «fonte del capretto», e designa chiaramente il
battesimo dei gentili e le lacrime dei penitenti. Significa anche «occhio della
tentazione» che in pari tempo spande lacrime e bada alle tentazioni che non
mancano mai nella vita dell’uomo sulla terra. Ma anche il popolo dei gentili che
camminava nelle tenebre non poté mai da sé conoscere i lacci delle tentazioni e
tanto meno evitarli, fino a che per grazia di colui che illumina i ciechi ricevette
gli occhi della fede; finché venne alla Chiesa che ha l’occhio della tentazione;
fino a che si affidò, per essere istruito, a uomini spirituali i quali, illuminati
dallo Spirito di sapienza e ricchi della loro esperienza possono veramente dire:
«Non ignoriamo le astuzie del diavolo e le sue macchinazioni».
II. 2. Dicono che in Engaddi crescono degli arbusti di balsamo che gli abitanti
del posto coltivano a mo’ delle viti; per questo forse le ha chiamate «vigne».
Diversamente , che ci fa un grappolo di Cipro nelle vigne di Engaddi? Chi mai
porta grappoli da una vigna all’altra? Si usa, è vero, dove mancano, portarne da
altrove, ma non dove ci sono. Dunque chiama vigna di Engaddi i popoli della
Chiesa che possiede un liquore balsamico, lo spirito di mansuetudine, con il
quale lenisce blandamente quelli che sono ancora teneri pargoli in Cristo, e
consola i dolori dei penitenti. Se poi qualche fratello è implicato in qualche
delitto, un uomo ecclesiastico che ha ricevuto questo spirito cercherà di istruire
questo tale nello stesso spirito di bontà, considerando se stesso, perché anche lui