Page 47 - Racconti di un pellegrino russo
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passaporto e senza un centesimo. Ammesso pure che egli abbia trovato una carrozza per
fare la strada, anche questo non poteva avvenire senza un intervento divino. Così il mio
piccolo domestico ha gustato il frutto della preghiera – disse il signore, terminando – e
io alla fine della mia vita non sono arrivato in alto come lui. Allora io dissi a quel
signore: – Questo ottimo libro di san Gregorio Palamas che voi avete letto, lo conosco
anch’io. Ma vi si esamina soprattutto la preghiera orale; voi dovreste leggere questo
libro che si chiama Filocalia. Vi troverete l’insegnamento completo della preghiera di
Gesù nello spirito e nel cuore. E gli mostrai la Filocalia. Egli accolse il mio consiglio
con visibile piacere e dichiarò che si sarebbe procurato il libro immediatamente. – Mio
Dio – dicevo a me stesso – quali meravigliosi effetti della potenza divina si rivelano con
questa preghiera! Come è edificante e profondo il racconto di quest’uomo; le verghe
hanno insegnato la preghiera a quel ragazzo, gli hanno dato la felicità vera! Le disgrazie
e i mali che incontriamo sulla via della preghiera non sono le verghe di Dio? E allora
perché temere quando la mano del nostro Padre celeste ce la addita? Egli è pieno di
infinito amore per noi e queste verghe ci insegnano a pregare più attivamente, esse ci
portano a indicibili gioie.
I miei racconti erano terminati, e dissi al mio padre spirituale: – Perdonatemi, in nome
di Dio, ho chiacchierato molto e i Padri dichiarano che una conversazione sia pure
spirituale non è che vanità se dura troppo tempo. È tempo ormai che io vada a ritrovare
quello che mi deve accompagnare a Gerusalemme. Pregate per me, povero peccatore,
che il Signore nella sua misericordia volga in bene la mia strada.
– Te lo auguro con tutta l’anima, fratello caro nel Signore, rispose lui. Che la grazia
sovrabbondante di Dio illumini i tuoi passi e compia la strada con te, come l’angelo
Raffaele con Tobia.