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grande impresa, ma la sua ferita è incurabile. Se costui avesse
conosciuto se stesso, la sua lingua non avrebbe detto cose che
ignorava. Ma per quel che è accaduto, è evidente che egli non ha
conosciuto se stesso.
Ottava lettera
(A Teodoro)
Antonio saluta nel Signore il diletto figlio Teodoro!
Sapevo che Dio non avrebbe fatto alcuna cosa se non per rivelare ai
profeti suoi servi la sua salvifica dottrina. Credevo perciò di non
doverti manifestare quanto il Signore da tempo mi aveva rivelato.
Ma, dopo che ho visto i tuoi confratelli che erano con Teofilo e con
Copre, ho ritenuto di comunicarti la rivelazione: molti di coloro che
adorano il Cristo secondo verità peccano anche dopo essere stati
battezzati, e questo accade un po’ da per tutto. Ma se implorano la
misericordia divina e con animo contrito si pentono, il Signore
cancella tutti i loro peccati. Nel giorno in cui questa mia lettera ti
sarà consegnata, leggila dunque ai tuoi confratelli perché essi ne
possano trarre giovamento. Salutali da parte mia, così come i miei
salutano te. Ti auguro ogni bene nel Signore.