Page 29 - Lettere
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grande  impresa,  ma  la  sua  ferita  è  incurabile.  Se  costui  avesse
                  conosciuto  se  stesso,  la  sua  lingua  non  avrebbe  detto  cose  che
                  ignorava. Ma  per quel  che  è  accaduto,  è  evidente che  egli  non  ha
                  conosciuto se stesso.



                                               Ottava lettera

                                                 (A Teodoro)




                  Antonio saluta nel Signore il diletto figlio Teodoro!
                  Sapevo che Dio non avrebbe fatto alcuna cosa se non per rivelare ai
                  profeti  suoi  servi  la  sua  salvifica  dottrina.  Credevo  perciò  di  non

                  doverti manifestare quanto il Signore da tempo mi aveva rivelato.
                  Ma, dopo che ho visto i tuoi confratelli che erano con Teofilo e con
                  Copre, ho ritenuto di comunicarti la rivelazione: molti di coloro che
                  adorano  il  Cristo  secondo  verità  peccano  anche  dopo  essere  stati
                  battezzati, e questo accade un po’ da per tutto. Ma se implorano la
                  misericordia  divina  e  con  animo  contrito  si  pentono,  il  Signore
                  cancella  tutti i  loro  peccati.  Nel giorno  in cui questa  mia  lettera  ti

                  sarà  consegnata,  leggila  dunque  ai  tuoi  confratelli  perché  essi  ne
                  possano trarre giovamento. Salutali da parte mia, così come i miei
                  salutano te. Ti auguro ogni bene nel Signore.
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