Page 5 - Lettera a Diogneto
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come stranieri. Ogni patria straniera è patria loro, e ogni patria è straniera. 6. Si sposano
come tutti e generano figli, ma non gettano i neonati. 7. Mettono in comune la mensa,
ma non il letto. 8. Sono nella carne, ma non vivono secondo la carne. 9. Dimorano nella
terra, ma hanno la loro cittadinanza nel cielo. 10. Obbediscono alle leggi stabilite, e con
la loro vita superano le leggi. 11. Amano tutti, e da tutti vengono perseguitati. 12. Non
sono conosciuti, e vengono condannati. Sono uccisi, e riprendono a vivere. 13. Sono
poveri, e fanno ricchi molti; mancano di tutto, e di tutto abbondano. 14. Sono
disprezzati, e nei disprezzi hanno gloria. Sono oltraggiati e proclamati giusti. 15. Sono
ingiuriati e benedicono; sono maltrattati ed onorano. 16. Facendo del bene vengono
puniti come malfattori; condannati gioiscono come se ricevessero la vita. 17. Dai giudei
sono combattuti come stranieri, e dai greci perseguitati, e coloro che li odiano non
saprebbero dire il motivo dell’odio.
L’anima del mondo
VI. 1. A dirla in breve, come è l’anima nel corpo, così nel mondo sono i cristiani. 2.
L’anima è diffusa in tutte le parti del corpo e i cristiani nelle città della terra. 3. L’anima
abita nel corpo, ma non è del corpo; i cristiani abitano nel mondo, ma non sono del
mondo. L’anima invisibile è racchiusa in un corpo visibile; i cristiani si vedono nel
mondo, ma la loro religione è invisibile. 5. La carne odia l’anima e la combatte pur non
avendo ricevuto ingiuria, perché impedisce di prendersi dei piaceri; il mondo che pur
non ha avuto ingiustizia dai cristiani li odia perché si oppongono ai piaceri. 6. L’anima
ama la carne che la odia e le membra; anche i cristiani amano coloro che li odiano. 7.
L’anima è racchiusa nel corpo, ma essa sostiene il corpo; anche i cristiani sono nel
mondo come in una prigione, ma essi sostengono il mondo. 8. L’anima immortale abita
in una dimora mortale; anche i cristiani vivono come stranieri tra le cose che si
corrompono, aspettando l’incorruttibilità nei cieli. 9. Maltrattata nei cibi e nelle bevande
l’anima si raffina; anche i cristiani maltrattati, ogni giorno più si moltiplicano. 10. Dio li
ha messi in un posto tale che ad essi non è lecito abbandonare.
Dio e il Verbo
VII. 1. Infatti, come ebbi a dire, non è una scoperta terrena da loro tramandata, né
stimano di custodire con tanta cura un pensiero terreno né credono all’economia dei
misteri umani. 2. Ma quello che è veramente signore e creatore di tutto e Dio invisibile,
egli stesso fece scendere dal cielo, tra gli uomini, la verità, la parola santa e
incomprensibile e l’ha riposta nei loro cuori. Non già mandando, come qualcuno
potrebbe pensare, qualche suo servo o angelo o principe o uno di coloro che sono
preposti alle cose terrene o abitano nei cieli, ma mandando lo stesso artefice e fattore di
tutte le cose, per cui creò i cieli e chiuse il mare nelle sue sponde e per cui tutti gli
elementi fedelmente custodiscono i misteri. Da lui il sole ebbe da osservare la misura
del suo corso quotidiano, a lui obbediscono la luna che splende nella notte e le stelle che
seguono il giro della luna; da lui tutto fu ordinato, delimitato e disposto, i cieli e le cose
nei cieli, la terra e le cose nella terra, il mare e le cose nel mare, il fuoco, l’aria, l’abisso,
quello che sta in alto, quello che sta nel profondo, quello che sta nel mezzo; lui Dio