Page 122 - La Grazia della Contemplazione
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esultate, o giusti, e gloriatevi tutti voi che siete retti di cuore (Sal. 31,11). Che cos’è
                  condurre un cantore se non rinnovare l’esultanza del cuore con la meditazione e
                  suscitare la devozione del cuore con il ricordo dei beni divini o delle promesse?
                  Facciamo  salmodiare  questo  cantore,  quando  ci  rallegriamo  nel  cuore  nel
                  cantare le lodi divine e, salendo all’azione di grazia, cantiamo le lodi dall’intimo
                  del cuore a gran voce. Facendo questo appianiamo la via per la quale viene il
                  Signore e accogliamo Colui che ci visita. Un sacrificio di lode mi onorerà e questa e
                  la via per cui gli mostrerò la salvezza di Dio (Sal. 49,23).
                  Salmodiando e lodando si prepara la via al Signore, per la quale Egli si degni di
                  venire a noi e di rivelare il suo mistero. Per questo è scritto: Cantate al Signore e
                  sciogliete un salmo al  suo nome  e  preparate la  via a Lui  che sale  oltre  l’occaso  (Sal.
                  67,5). Vuoi forse sapere che cosa significhi salire oltre l’occaso? Si suol chiamare
                  occaso quella regione nella quale il sole tramonta e la luce diurna vien meno.
                  Per  occaso  intendiamo  dunque  giustamente  il  venir  meno  dell’umana
                  intelligenza.  Ivi  infatti  il  sole  dell’intelligenza  tramonta  e  nasconde  il  raggio
                  della sua conoscenza e volge la luce del giorno nell’oscurità della notte, e toglie
                  alla vista umana ogni cosa, quando lo spirito umano viene rapito e, venendo
                  meno al senso comune, ignora che cosa si compia in se stesso. Il Signore sale
                  nella  nostra  considerazione  solo  perché  aumenta  grandemente  la  nostra
                  possibilità di conoscere con la rivelazione della sua grandezza. Quanto più ci
                  rivela la sua altezza,  tanto più ci innalza nella vista della nostra intelligenza.
                  Sale  oltre  il  tramonto quando  rapisce  l’uomo  oltre  se  stesso,  quando  toglie  il
                  ricordo di tutto ciò che era conosciuto secondo il comune criterio e mostra nella
                  trascendenza  la  sua  altezza  all’anima  che  in  questa  vita,  nella  dimensione
                  puramente  umana,  non  potrebbe  mai  comprendere.  Cerchiamo  dunque  con
                  grande vivacità spirituale di rallegrarci nei Signore, cerchiamo di cantare ai suo
                  cospetto  con  intima  devozione,  affinché  si  degni  di  salire  oltre  il  tramonto.
                  Osserviamo  quale  cantore  dobbiamo  condurre  e  come  deve  cantare.  Ai  suoi
                  salmi l’anima spirituale viene addolcita e viene presa nello spirito irruente  e,
                  mentre si apre il senso intellettuale alla divina ispirazione, si rinnova la grazia
                  della  profezia.  Al  suo  salmodiare,  alla  sua  spirituale  armonia  l’anima
                  contemplativa,  abituata  alle  visioni  spirituali,  comincia  a  rallegrarsi
                  grandemente  e,  per  la  gran  gioia,  a  danzare  e  a  fare  certi  salti  spirituali,
                  levandosi  da  terra,  volgendosi  pienamente  alla  contemplazione  delle  cose
                  celesti, nel trascendimento della mente. Per questo, come s’è detto, ciò che può
                  rinnovare la mente può solitamente riportare la grazia perduta.


                                                     Capitolo XIX

                           In quali gradi si realizza il trascendimento della mente umana


                  Si è detto per quali motivi il trascendimento della mente si realizzi solitamente.
                  Ora  dobbiamo  dire  soltanto  in  quali  gradi  si  compia  l’ascesa.  La  mente  nel
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