Page 4 - Il combattimento spirituale
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per combattere per voi
                                           contro i vostri nemici e per salvarvi
                                                       (Dt 20,3-4)


                                                      CAPITOLO I

                                          In che consista la perfezione cristiana.
                                            Per acquistarla bisogna combattere.
                                        Quattro cose necessarie per questa battaglia

            Volendo tu, figliuola in Cristo amatissima, conseguire l’altezza della perfezione e, accostandoti al
            tuo Dio, diventare uno stesso spirito con lui (cfr. 1Cor 6,17), dal momento che questa è la maggiore
            e la più nobile impresa che si possa dire o immaginare, devi prima conoscere in che cosa consista la
            vera e perfetta vita spirituale.
            Molti  infatti,  senza  troppo  riflettere,  l’hanno  posta  nel  rigore  della  vita,  nella  macerazione  della
            carne,  nei  cilizi,  nei  flagelli,  nelle  lunghe  veglie,  nei  digiuni  e  in  altre  simili  asprezze  e  fatiche
            corporali.
            Altri, e particolarmente le donne, credono di aver fatto molto cammino se dicono molte preghiere
            vocali; se partecipano a parecchie messe e a lunghe salmodie; se frequentemente vanno in chiesa e
            si ritemprano al banchetto eucaristico.
            Molti altri (tra cui talvolta se ne ritrova qualcuno che, vestito dell’abito religioso, vive nei chiostri)
            si  sono  persuasi  che  la  perfezione  dipenda  del  tutto  dal  frequentare  il  coro,  dal  silenzio,  dalla
            solitudine e dalla regolata disciplina: e così chi in queste e chi in altre simili azioni ritiene che sia
            fondata la perfezione.
            Il che però non è così! Siccome dette azioni sono ora mezzo per acquistare spirito e ora frutto di
            spirito, così non si può dire che in esse solo consistano la perfezione cristiana e il vero spirito.
            Sono senza dubbio mezzo potentissimo per acquistare spirito per quelli che bene e discretamente le
            usano, per prendere vigore e forza contro la propria malizia e fragilità; per armarsi contro gli assalti
            e gli inganni dei nostri comuni nemici; per provvedersi di quegli aiuti spirituali che sono necessari a
            tutti i servi di Dio e massimamente ai principianti.
            Sono poi frutto di spirito nelle persone veramente spirituali, le quali castigano il corpo perché ha
            offeso il suo Creatore e per tenerlo sottomesso e umile nel suo servizio; tacciono e vivono solitarie
            per fuggire qualunque minima offesa del Signore e per conversare nei cieli (cfr. Fíl 3,20 Volgata);
            attendono al culto divino e alle opere di pietà; pregano e meditano la vita e la passione di nostro
            Signore non per curiosità e gusti sensibili, ma per conoscere ancora di più la propria malizia e la
            bontà  misericordiosa  di  Dio,  onde  infiammarsi  sempre  più  nell’amore  divino  e  nell’odio  di  se
            stesse,  seguendo  con  la  loro  abnegazione  e  la  croce  in  spalla  il  Figliuolo  di  Dio;  frequentano  i
            santissimi sacramenti a gloria di sua divina Maestà, per congiungersi più strettamente con Dio e per
            prendere nuova forza contro i nemici.
            Ma ad altri poi che pongono nelle suddette opere esteriori tutto il loro fondamento, possono, non per
            difetto  delle  cose  in  sé  (che  sono  tutte  santissime)  ma  per  difetto  di  chi  le usa, porgere talvolta
            occasione  di  rovina  più  che  i  peccati  fatti  apertamente.  Mentre  sono  intenti  solo  in  esse,
            abbandonano il cuore in mano alle inclinazioni e al demonio occulto, il quale, vedendo che questi
            già sono fuori del retto sentiero, li lascia non solamente continuare con diletto nei suddetti esercizi
            ma anche spaziare secondo il loro vano pensiero per le delizie del paradiso, dove si persuadono di
            essere sollevati tra i cori angelici e di sentire Dio dentro di sé. Questi si trovano talora tutti assorti in
            certe  meditazioni  piene  di  alti,  curiosi  e  dilettevoli  punti  e,  quasi  dimentichi  del  mondo  e  delle
            creature, par loro di essere rapiti al terzo cielo.
            Ma in quanti errori si trovino questi avviluppati e quanto siano lontani da quella perfezione che noi
            andiamo  cercando,  facilmente  si  può  comprendere  dalla  vita  e  dai  loro  costumi:  infatti  questi
            vogliono in ogni cosa grande e piccola essere preferiti agli altri e avvantaggiati  su  di  loro, sono
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