Page 335 - Il Sacro Corano
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una cosa per la quale non sono stato creato. Se avessi autorità su di te, ti annienterei e se tu
avessi autorità su di me, ti disobbedirei". (… ) Quando Allah ebbe soffiato del Suo spirito nel
corpo di Adamo, quegli starnutì. Allah gli ispirò di dire " La lode appartiene ad Allah, il Signore
dei Mondi e Allah rispose: " Che Allah abbia misericordia di te, o Adamo" Allah disse poi agli
angeli che avevano accompagnato Al-Hârith sulla terra, escludendo gli altri angeli del cielo:
"Prosternatevi davanti ad Adamo". Tutti si prosternarono, ad eccezione di Al-Hârith che per
orgoglio rifiutò a causa della protervia e dell’illusione che aveva coltivato nell’animo suo e
disse: " Sono migliore di lui, mi hai creato dal fuoco, mentre creasti lui dalla creta" (Corano VII,
12). Dopo che Al-Hârith rifiutò di prosternarsi, Allah lo afflisse lo escluse da ogni speranza nel
bene e fece di lui un ribelle lapidato (shaytân rajîm)e [da allora il suo nome fu Iblîs, che significa
afflitto, disperato]. Allora Allah insegnò ad Adamo tutti i nomi la cui conoscenza caratterizza
gli uomini, i nomi degli uomini, degli animali, delle terre, delle pianure, dei mari, delle
montagne, e di tutte le altre comunità. Sottopose questi nomi agli angeli che avevano
accompagnato Iblîs [nella sua lotta contro i jann] (… ) e disse loro: "Ditemi i nomi di queste cose
se siete veritieri", cioé se sapete veramente cosa significa il fatto che Io metta un “vicario” sulla
terra [ e che, come voi supponete, la discendenza del vicario si comporterà come i jann].
Quando gli angeli capirono che Allah li rimproverava per aver parlato della scienza
dell’invisibile (ghayb) che Egli solo conosce e di cui essi non sapevano nulla, dissero "Gloria a
Te", dando atto, con queste parole, che Allah, nella Sua trascendenza, è il solo a conoscere
l’invisibile ed aggiunsero: " Noi ritorniamo a Te, Noi non abbiamo altra scienza che quella che
Tu ci hai insegnato" (… )E Allah disse ad Adamo: " O Adamo, insegna loro i nomi "[ di quelle
cose]. Dopo che Adamo ebbe informato gli angeli su quei nomi, Allah disse loro: " Non vi avevo
forse detto che Io conosco quello che è invisibile nei cieli e sulla terra e che nessun altro che Me
lo conosce, e che conosco [anche] quello che lasciate trasparire e quello che nascondete?”, come
l’orgoglio e l’illusione che Iblîs nascondeva nel fondo di se stesso”. Il commento di Ibn ‘Abbâs
(riferito da Ad-Dahhâk) ritiene quindi che gli angeli abbiano detto ad Allah " Vi porrai
qualcuno che vi spargerà la corruzione" supponendo che la discendenza del vicario avrebbe
agito come i jann del periodo pre-adamico.
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