Page 240 - Il Sacro Corano
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Sura LXVI
                                                  At-Tahrîm


                                                 (L’Interdizione)


                                                   Post-Eg. N°107. Di 12 versetti
                                                Il nome della sura deriva dal versetto 1.


                                    In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso.

                  1  O  Profeta,  perché,  cercando  di  compiacere  le  tue  spose,  ti  interdici  quello  che  Allah  ti  ha
                  permesso? Allah è perdonatore, misericordioso.
                  2 Eppure Allah vi  ha prescritto un  modo per sciogliere  i vostri giuramenti. Allah  è il vostro
                  Padrone, Egli è il Sapiente, Il Saggio.
                  3 Quando il Profeta confidò un segreto ad una delle sue spose, e questa lo andò a riferire [ad un
                  altra], Allah lo informò [ed egli] ne confermò una parte tenendone nascosta un’altra. Quando le
                  chiese  conto  della  sua  indiscrezione,  ella  disse:  “Chi  te  ne  ha  dato  notizia?”  Rispose:  “Il
                  Sapiente, il Ben informato me ne ha dato notizia”.
                  4  Se  entrambe  ritornerete  ad  Allah,  è  segno  che  i  vostri  cuori  si  sono  pentiti;  se  invece  vi
                  sosterrete a vicenda contro il Profeta, [sappiate] allora che il suo Padrone è Allah e che Gabriele
                  e i devoti tra i credenti e gli angeli saranno il suo sostegno.
                  5 Se  vi ripudiasse, certamente il suo Signore vi  sostituirebbe con delle spose  migliori di voi,
                  sottomesse ad Allah, credenti, devote, penitenti, adoranti, osservanti il digiuno, già sposate [in
                  precedenza] o vergini.
                  6 O credenti, preservate voi stessi e le vostre famiglie, da un fuoco il cui combustibile saranno
                  uomini e pietre e sul quale vegliano angeli formidabili, severi, che non disobbediscono a ciò che
                  Allah comanda loro e che eseguono quello che viene loro ordinato.
                  7 O credenti, non chiedete scusa oggi, sarete compensati solo per quel che avrete fatto.
                  8  O  credenti,  pentitevi  davanti  ad  Allah  d’un  pentimento  sincero.  Forse  il  vostro  Signore
                  cancellerà i vostri peccati e vi introdurrà nei Giardini in cui scorrono i ruscelli, nel Giorno in cui
                  non imporrà umiliazione alcuna al Profeta e a coloro che avranno creduto insieme con lui. La
                  loro luce correrà innanzi a loro e sulla loro destra ed essi diranno: “Signore, completa la nostra
                  luce e perdonaci. In verità tu sei l’Onnipotente”.
                  9 O Profeta, combatti i miscredenti e gli ipocriti e sii severo nei loro confronti. Il loro asilo sarà
                  l’Inferno, qual triste rifugio!
                  10  Allah  ha  proposto  ai  miscredenti  l’esempio  della  moglie  di  Noè  e  della  moglie  di  Lot.
                  Entrambe sottostavano a due dei Nostri servi, uomini giusti. Entrambe li tradirono, ed essi non
                  poterono in alcun modo porle al riparo da Allah. Fu detto loro: “Entrate entrambe nel Fuoco,
                  insieme con coloro che vi entrano”.
                  11 Allah ha proposto ai credenti l’esempio della moglie di Faraone, quando invocò: “Signore,
                  costruiscimi  vicino  a  Te  una  casa  nel  Giardino.  Salvami  da  Faraone  e  dalle  sue  opere  sue.
                  Salvami dagli ingiusti”.
                  12 E Maria, figlia di ‘Imrân, che conservò la sua verginità; insufflammo in lei del Nostro Spirito.
                  Attestò la veridicità delle Parole del suo Signore e dei Suoi Libri e fu una delle devote.
















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