Page 241 - Il Sacro Corano
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Sura LXVII
                                                    Al-Mulk



                                                  (La Sovranità)

                                                    Pre-Eg. N° 77. Di 30 versetti.
                                                Il nome della sura deriva dal versetto 1.


                                    In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso.

                  1 Benedetto Colui nella Cui mano è la sovranità, Egli è onnipotente;
                  2 Colui che ha creato la morte e la vita per mettere alla prova chi di voi meglio opera, Egli  è
                  l’Eccelso, il Perdonatore;
                  3 Colui che ha creato sette cieli sovrapposti senza che tu veda alcun difetto nella creazione del
                  Compassionevole. Osserva, vedi una qualche fenditura?
                  4 Osserva ancora due volte: il tuo sguardo ricadrà, stanco e sfinito.
                  5 Invero abbellimmo di luminarie il cielo più vicino, e ne abbiamo fatto strumenti; per lapidare i
                  dèmoni per i quali abbiamo preparato la Fiamma.
                  6 Per coloro che non credono nel loro Signore, c’è il castigo dell’Inferno: qual tristo divenire!
                  7 Quando vi sono precipitati, ne sentono il fragore mentre ribolle:
                  8 manca poco a che scoppi di rabbia. Ogni volta che un gruppo vi è precipitato, i suoi guardiani
                  chiedono: “Non vi è forse giunto un ammonitore?”.
                  9  Risponderanno:  “Sì,  ci  era  giunto  un  ammonitore,  ma  noi  lo  tacciammo  di  menzogna  e
                  dicemmo: “Allah non ha fatto scendere alcunché, voi siete in evidente errore!””.
                  10 E diranno: “Se avessimo ascoltato o compreso, non saremmo tra i compagni della Fiamma”.
                  11 Riconoscono il loro peccato. Che siano ridotti in polvere i compagni della Fiamma!
                  12  Coloro  che  invece  temono  il  loro  Signore  in  ciò  che  è  invisibile,  avranno  perdono  e
                  ricompensa grande.
                  13 Sia che nascondiate i vostri intenti o li palesiate, Egli ben conosce quello che contengono i
                  petti.
                  14 Non conoscerebbe ciò che Egli stesso ha creato, quando Egli è il Sottile, il Ben informato?
                  15 Egli è Colui che vi ha fatto remissiva la terra: percorretela in lungo e in largo, e mangiate
                  della Sua provvidenza. Verso di Lui è la Resurrezione.
                  16  Siete  forse  sicuri  che  Colui  che  sta  nel  cielo  non  vi  faccia  inghiottire  dalla  terra  quando
                  trema?
                  17 O siete sicuri che Colui che sta nel cielo non scateni contro di voi un uragano? Conoscerete
                  allora il Mio avvertimento.
                  18 Invero coloro che li precedettero già tacciarono di menzogna. Quale fu la mia riprovazione!
                  19 Non hanno visto, sopra di loro, gli uccelli spiegare e ripiegare le ali? Non li sostiene altri che
                  il Compassionevole. In verità Egli osserva ogni cosa.
                  20  Chi  potrebbe  costituire  un  esercito  per  voi,  e  [chi  potrebbe]  soccorrervi  all’infuori  del
                  Compassionevole? I miscredenti sono in preda all’inganno.
                  21 Chi provvederà a voi, se Egli tratterrà la Sua provvidenza? No, essi persistono nell’insolenza
                  e nel rifiuto.
                  22 Colui che cammina con il volto rivolto al suolo è forse meglio guidato di colui che si erge
                  camminando sulla retta via?
                  23 Di’: “Egli è Colui che vi ha creati e vi ha dato l’udito, gli occhi e i cuori”. Quanto poco Gli
                  siete riconoscenti!
                  24 Di’: “Egli è Colui che vi ha sparsi sulla terra e verso di Lui sarete riuniti”.
                  25 Dicono: “A quando questa promessa? [Ditecelo, ] se siete veridici”.
                  26  Di’:  “La  conoscenza  [di  ciò]  appartiene  ad  Allah.  Io  non  sono  altro  che  un  ammonitore
                  esplicito”.





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