Page 182 - Il Sacro Corano
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27 Non creammo invano il cielo e la terra e quello che vi è frammezzo. Questo è ciò che pensano
                  i miscredenti. Guai ai miscredenti per il fuoco [che li attende]!
                  28  Tratteremo  forse  coloro  che  credono  e  fanno  il  bene  alla  stessa  stregua  di  coloro  che
                  seminano disordine sulla terra? Tratteremo i timorati come i malvagi?
                  29 [Ecco] un Libro benedetto che abbiamo fatto scendere su di te, affinché gli uomini meditino
                  sui suoi versetti e ne traggano un monito i savi.
                  30 Abbiamo dato a Davide Salomone, un servo eccellente [di Allah], pronto al pentimento.
                  31 Una sera, dopo che gli furono esibiti alcuni magnifici cavalli, ritti su tre zampe,
                  32 disse: “In verità ho amato i beni [terreni] più che il Ricordo del mio Signore, finché non sparì
                  [il sole] dietro il velo [della notte].
                  33Riconduceteli a me”. E iniziò a tagliar loro i garretti e i colli.

                  34 Mettemmo alla prova Salomone, mettendo un corpo sul suo trono. Poi si pentì
                  35 e disse: “Signore, perdonami e concedimi una sovranità che nessun altro avrà dopo di me. In
                  verità Tu sei il Munifico.
                  36 Gli assoggettammo il vento, soffiava al suo comando [fin] dove voleva inviarlo,
                  37 e [gli asservimmo] tutti i demoni, costruttori e nuotatori di ogni specie.
                  38 E altri ancora incatenati a coppie.
                  39 “Questo è il Nostro dono, dispensa o tesaurizza, senza [doverne] rendere conto”.
                  40 In verità egli ha un posto vicino a Noi e un buon luogo di ritorno.
                  41 E ricorda il Nostro servo Giobbe, quando chiamò il suo Signore: “Satana mi ha colpito con
                  disgrazia e afflizioni”.
                  42 “Batti il tallone: avrai acqua fresca per lavarti e per bere”.
                  43 Gli restituimmo la sua famiglia e con essa un’altra simile, [segno di] misericordia da parte
                  Nostra e Monito per coloro che sono dotati di intelletto.
                  44 [Gli ordinammo: ] “Stringi nella tua mano una manciata d’erba, colpisci con quella e non
                  mancare  al  tuo  giuramento”.  Lo  trovammo  perseverante,  un  servo  ottimo,  pronto  al
                  pentimento.
                  45 E ricorda i Nostri servi Abramo, Isacco e Giacobbe, forti e lungimiranti.
                  46 Ne facemmo degli eletti, [affinché fossero] il monito della Dimora [ultima].
                  47 In verità sono presso di Noi, tra i migliori degli eletti.
                  48 E ricorda Ismaele, Eliseo e Dhû’l Kifl, ciascuno di loro è tra i migliori.
                  49 Questo è un Monito. In verità i timorati avranno soggiorno bello:
                  50 i Giardini di Eden, le cui porte saranno aperte per loro.
                  51 Colà, comodamente appoggiati, chiederanno abbondanza di frutta e bevande.
                  52 E staranno loro vicine quelle dallo sguardo casto, coetanee.
                  53 Ciò è quanto vi è promesso per il Giorno del Rendiconto.
                  54 In verità questi sono i beni che vi concediamo e che non si esauriranno mai.
                  55 Così sarà. I ribelli avranno invece il peggiore dei soggiorni:
                  56 l’Inferno in cui saranno precipitati; qual tristo giaciglio.
                  57 Così sarà. E allora che assaggino acqua bollente e acqua fetida
                  58 ed altri simili tormenti.
                  59 Questa è una folla che si precipita insieme con voi: non avranno benvenuto e cadranno nel
                  Fuoco.
                  60 Diranno: “Non c’è benvenuto per voi, per voi che ci avete preparato tutto ciò!”. Qual tristo
                  rifugio.
                  61 Diranno: “Signore, raddoppia il castigo nel Fuoco a chiunque ce lo abbia preparato”.
                  62 Diranno: “Perché mai non vediamo [tra noi] quegli uomini che consideravamo miserabili,
                  63 dei quali ci facevamo beffe e che evitavamo di guardare?”.
                  64 Invero saranno queste le mutue recriminazioni della gente del Fuoco.

                  65 Di’: “Io non sono altro che un ammonitore. Non c’è altro dio all’infuori di Allah, l’Unico, il
                  Dominatore,
                  66 il Signore dei cieli e della terra e di ciò che vi è frammezzo, l’Eccelso, il Perdonatore”.
                  67 Di’: “Questo è un annuncio solenne,
                  68 ma voi ve ne allontanate.




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