Page 181 - Il Sacro Corano
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Sura XXXVIII
Sâd
Pre-Eg. °38. Di 88 versetti.
Il nome della sura deriva dal versetto 1.
In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso.
1 Sad. Per il Corano [che contiene] il Monito.
2 Sono i miscredenti ad essere nell’orgoglio e nello scisma!
3 Quante generazioni abbiamo annientato prima di loro! Lanciarono grida [d’aiuto] quando non
c’era più tempo per sfuggire [al castigo].
4 Essi stupiscono che sia giunto un ammonitore della loro gente. I miscredenti dicono: “E’ uno
stregone, un gran bugiardo.
5Ridurrà forse gli dèi ad un Dio unico? Questa è davvero una cosa strana”.
6 E i notabili se ne andarono [dicendo]: “Andatevene e rimanete fedeli ai vostri dèi: questa è
davvero la cosa più augurabile.
7 Non sentimmo niente di ciò nell’ultima religione, si tratta di [pura] invenzione.
8 E’ [solo] su di lui che sarebbe stato fatto scendere il Monito?”. Sono perplessi a proposito del
Mio Monito. Non hanno ancora gustato il [Mio] castigo!
9 Hanno forse i tesori della misericordia del tuo Signore, l’Eccelso, il Munifico?
10 O posseggono la sovranità dei cieli e della terra e di quello che vi è frammezzo? E allora
lasciali ascendere per le vie del cielo.
11 Un’ armata di fazioni alleate che saranno annientate in questo stesso luogo.
12 Prima di loro accusarono di menzogna [gli Inviati] il popolo di Noè, gli ‘Âd e Faraone, il
Signore dei pali,
13 e i Thamûd, e la gente di Lot, e quelli di Al - ‘Aikah, erano questi i faziosi.
14 Non ce ne fu alcuno che non abbia tacciato di menzogna i Messaggeri: hanno meritato il Mio
castigo.
15 Non aspetteranno altro che un Grido, improrogabile.
16 Dicono: “Signore, anticipaci la nostra parte prima del Giorno del Rendiconto”.
17 Sopporta con pazienza quel che dicono e ricordati del Nostro servo Davide, così forte, così
pronto al pentimento.
18Obbligammo le montagne a renderCi gloria con lui, alla sera e al mattino;
19e, insieme, gli uccelli riuniti [attorno a lui]. Tutto Gli obbedisce.
20 Consolidammo la sua sovranità e gli demmo saggezza e capacità di giudizio.
21 Ti è giunta la storia dei due litiganti che scalarono le mura del tempio?
22 Quando si pararono davanti a Davide, spaventandolo, dissero: “Non aver paura. Siamo due
in lite tra loro, uno di noi ha fatto torto all’altro; giudica tra di noi con giustizia, non essere
iniquo e guidaci sulla retta via.
23 Questi è mio fratello, possiede novantanove pecore, mentre io non ne possiedo che una sola.
Mi ha detto: “Affidamela” ed ebbe la meglio nella discussione”.
24 Disse: “Certamente ha mancato nei tuoi confronti, chiedendoti la tua pecora in aggiunta alle
sue. In verità molti associati [in un affare] si fanno torto a vicenda, eccetto coloro che credono e
compiono il bene, ma essi sono ben pochi!”. Davide capì che lo avevamo messo alla prova,
implorò il perdono del suo Signore, cadde in prosternazione e si pentì.
25 Allora lo perdonammo. Egli ha un posto vicino a Noi e buon luogo di ritorno.
26 “O Davide, abbiamo fatto di te un vicario sulla terra: giudica con equità tra gli uomini e non
inclinare alle tue passioni, ché esse ti travieranno dal sentiero di Allah”. In verità coloro che si
allontanano dal sentiero di Allah subiranno un severo castigo per aver dimenticato il Giorno del
Rendiconto.
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