Page 11 - Gli otto spiriti malvagi
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Riconosci colui che dona e non ti inorgoglire tanto: sei creatura di Dio, non disprezzare
perciò il creatore. Dio ti soccorre, non respingere il beneficatore. Sei giunto alla
sommità della tua condizione, ma lui ti ha guidato; hai agito rettamente secondo virtù ed
egli ti ha condotto. Glorifica chi ti ha innalzato per rimanere al sicuro nelle altezze;
riconosci colui che ha le tue stesse origini perché la sostanza è la medesima e non
rifiutare per iattanza questa parentela.
Capitolo 19
Umile e moderato è colui che riconosce questa parentela; ma il demiurgo plasmò sia lui
sia il superbo. Non disprezzare l’umile: infatti egli è più al sicuro di te: cammina sulla
terra e non precipita; ma colui che sale più in alto, se cade, si sfracellerà. Il monaco
superbo è come un albero senza radici e non sopporta l’impeto del vento. Una mente
senza boria è come una cittadella ben munita e chi vi abita sarà imprendibile. Un soffio
di vento solleva la festuca e l’insulto porta il superbo alla follia. Una bolla scoppiata
svanisce e la memoria del superbo perisce. La parola dell’umile addolcisce l’anima,
mentre quella del superbo è ripiena di millanteria. Dio si piega alla preghiera dell’umile,
è invece esasperato dalla supplica del superbo. L’umiltà è la corona della casa e tiene al
sicuro chi vi entra. Quando salirai al sommo delle virtù allora avrai molto bisogno di
sicurezza. Colui infatti che cade sul pavimento rapidamente si rialza, ma chi precipita da
grandi altezze, rischia la morte. La pietra preziosa si addice al bracciale d’oro e l’umiltà
umana risplende di molte virtù.
Evagrio Pontico - Antirrhetikos 9 di 9