Page 4 - Frasi agostiniane
P. 4
vibrazione dell'aria, ma con la voce del cuore, che è silenziosa per gli uomini, ma
innanzi a Dio risuona come un grido. (En. in ps. 3, 4)
13. Quid prodest strepitus oris muto corde?
A che serve lo strepito della voce, se il cuore tace? (In Io. Ev. tr. 9, 13)
14. Nimis inimica amicitia, seductio mentis investigabilis ... cum dicitur: Eamus, faciamus, et
pudet non esse impudentem. (Confess. 2, 9, 17)
O amicizia veramente nemica, seduzione insondabile della mente. Si dice: andiamo,
facciamo! E ci si vergogna di non essere svergognati. (Confess. 2, 9, 17)
15. Amicitia non est vera, nisi cum eam tu agglutinas inter inhaerentes tibi caritate diffusa in
cordibus nostris per Spiritum Sanctum qui datus est nobis.
L'amicizia non è vera se non sei tu a cementarla tra coloro che aderiscono a te, con
la carità dello Spirito Santo, che hai effuso nei nostri cuori. (Confess. 4, 4, 7)
16. Suspectus est nescio quis quasi inimicus, et forte est amicus. Videtur alter quasi amicus, et
est forsitan occultus inimicus. O tenebrae!
Un tale è sospettato che sia un nemico, ed è, forse, un amico; un altro sembra essere
amico, e forse è un nemico nascosto. Che buio! (Serm. 49, 4)
17. Mens nostra pruriens in auribus.
La nostra mente smaniosa di udire. (Confess. 4, 8, 13)
18. Fluitat humana memoria per varias cogitationes, nec in cuiusquam potestate est quid et
quando ei veniat in mentem.
La memoria dell'uomo ondeggia da un pensiero all'altro, e nessuno può
determinare cosa gli sovvenga nei diversi momenti. (De cons. Evang. 3, 13, 48)
19. Doce ergo me suavitatem inspirando caritatem ... Doce me disciplinam donando patientiam,
doce me scientiam illuminando intelligentiam.
Insegnami la dolcezza ispirandomi la carità, insegnami la disciplina dandomi la
pazienza e insegnami la scienza illuminandomi la mente. (En. in ps. 118, 17, 4)
20. Promiseram autem, si meministi, me tibi demonstraturum esse aliquid quod sit nostra
mente atque ratione sublimius. Ecce tibi est ipsa veritas: amplectere illam si potes et fruere
illa.
Avevo promesso, se ricordi, di dimostrarti che v'è un essere più elevato della nostra
mente e della nostra ragione. Ecco, è la verità stessa: abbracciala, se puoi, e godila.
(De lib. arb. 2, 13, 35)
21. Impia mens odit etiam ipsum intellectum.
La mente empia disdegna perfino lo stesso intendere. (Serm. 156, 1)
22. Homo aliquando nimium mente perversa timet intelligere, ne cogatur quod intellexerit
facere.
Talvolta chi è troppo perverso d'animo teme di capire, per non essere costretto a
2