Page 15 - Dialogo tra un'anima illuminata e una priva di luce
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follemente fuggita. Allora ella pensò: “O eterno Dio, che mai farai per
riportare la pace!”
79. Immersa in queste considerazioni, ella incontrò nuovamente l’anima
illuminata, che così parlò: “Perché, sorella, sei triste?”
80. L’anima disse: “Ho seguito il tuo consiglio e ottenuto la vista delle
dolcezze divine, ma essa mi ha lasciato, e ora giaccio perduta e in grave
angustia, perché di fuori i miei buoni amici mi hanno abbandonato e il
mondo mi deride, mentre dentro di me infieriscono l’angoscia e il dubbio,
e non so che fare”.
81. L’anima illuminata disse: “Tu mi sei cara; [osserva come] il nostro
Signore Gesù Cristo compia con te e in te il suo pellegrinaggio terreno, e
come si comportò con questo mondo, che pure lo contraddiva e del quale
nulla possedeva. Sopporta allora il tuo segno di elezione, e non
meravigliarti di ciò che deve essere, perché sarai provata e purificata”.
82. “In questa afflizione pregherai assetata del Redentore, manifestando
dentro e fuori di te la Grazia”.
83. “Perché di nuovo devi crescere in alto e in basso nell’immagine di
Dio: similmente una giovane pianta è mossa dal vento e deve patire caldo
e freddo. In tal moto, sopra e sotto, le si mostra la forza, ed essa sopporta
la tempesta finché è diventata un albero che fruttifica; ma è in questo
movimento che si manifesta la potenza del sole, accrescendo le qualità
selvatiche dell’albero”.
84. “Ora devi combattere la tua battaglia cavalleresca nello spirito di
Cristo, perché in te l’eterno Padre genera il figlio suo tramite la potenza
del fuoco, e questo fuoco si muta in una fiamma d’amore, così che fuoco e
luce siano un solo essere, vero tempio di Dio”.
85. “Devi ora inoltre dimorare nella vigna di Cristo, verdeggiare sul suo
vitigno, fruttificare con la vita e con l’insegnamento, manifestando
l’amore come un albero fecondo. Allora germoglierà in te dalla collera di
Dio il paradiso, e l’inferno si muterà nel cielo”.
86. “Non ti conduca all’errore la dialettica del diavolo, giacché egli
combatte in te per il proprio regno, e se fosse sconfitto dovrebbe giacere
nella vergogna e lasciarti. Per questo ti copre agli occhi del mondo con lo
scherno, sì che la sua vergogna non sia conosciuta”.