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Apologia seconda
GIUSTINO
S.Giustino, discendente da una famiglia greca pagana, è considerato il più
importante apologista del II secolo.
Narra egli stesso come il suo ardente desiderio di sapere lo avesse condotto, nei suoi
anni giovanili, a frequentare le scuole degli stoici, dei peripatetici e dei pitagorici,
le cui dottrine però lo lasciarono deluso quanto alla ricerca della verità. Da un
vecchio incontrato per caso gli venne chiaramente dimostrata l’insufficienza di
ogni tentativo filosofico di spiegare l’essenza e l’immortalità dell’anima, e nello
stesso tempo attirò la sua attenzione sui “profeti” e quindi sul Cristianesimo: solo
la preghiera incessante apre la strada verso Dio. Da allora egli dedicò la sua vita
esclusivamente alla difesa della fede cristiana, la “sola filosofia attendibile e
giovevole”.
La sua morte è descritta in un antico e autorevole “Martyrium Sancti Iustini et
Sociorum”, secondo il quale Giustino fu decapitato insieme ad altri sei cristiani a
Roma, circa nell’anno 165.
I. – 1. Gli avvenimenti accaduti nella vostra città, o Romani, sia ieri sia
l’altro ieri, sotto Urbico, e simili assurdità commesse dovunque dai
magistrati, mi hanno costretto a comporre questo discorso in nostra difesa,
che siamo della vostra stessa natura e fratelli vostri, anche se non lo sapete
e se non lo volete riconoscere per la gloria delle vostre supposte dignità.
2. In ogni luogo, infatti, quanti sono ripresi dal padre e da un vicino o dal
figlio o da un amico o da un fratello o dal marito o dalla moglie, per una
mancanza (eccetto coloro che sono convinti che gli ingiusti e gli
intemperanti saranno puniti nel fuoco eterno, mentre i virtuosi, e quanti
sono vissuti imitando Cristo, vivranno con Dio senza sofferenze –
intendiamo parlare dei cristiani – ) questi per la loro ostinazione, l’amore
dei piaceri e la riluttanza a seguire il bene, e d’altra parte anche i cattivi
demoni, per odio contro noi, tenendo tali giudici come schiavi e
sottomessi, cioè questi magistrati indemoniati, si apprestano ad ucciderci.
3. Ma, affinché vi sia chiaro anche la causa di tutto ciò che è accaduto sotto
Urbico, vi esporrò i fatti.
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