Page 86 - 83 Questioni diverse
P. 86

sebbene già obbedisca al medico, soffra ancora di dolori non solo a causa della
                  malattia, non ancora guarita, ma anche dei trattamenti della medicina; così l’uomo,
                  caduto per il peccato nella mortalità piena di malanni e di disgrazie di questa vita,
                  perché ha rifiutato di obbedire al primo precetto, col quale avrebbe custodito e
                  conservato la salvezza eterna, da malato ha ricevuto altri precetti, obbedendo ai
                  quali si può dire senza dubbio che vive nella giustizia, anche se è soggetto ancora
                  alle tribolazioni che provengono dalla stessa malattia, non ancora guarita, o dal
                  trattamento medico. A  questo trattamento si riferisce il testo:  perché il Signore
                  corregge  colui  che  ama  e  sferza  chiunque  riconosce  come  figlio  .  Coloro  poi  che,
                                                                                  419
                  disubbidendo a precetti tanto salutari, vivono da iniqui, accrescono grandemente i
                  propri malanni: o da essi traggono innumerevoli sofferenze, fatiche e dolori anche
                  in questa vita, oppure vengono misericordiosamente avvertiti del male in cui si
                  trovano anche dalle pene subite, di modo che ciò che non è sano venga toccato e
                  colpito affinché, ricorrendo alla medicina, siano sanati dalla grazia di Dio. Se poi
                  avranno  disprezzato  tutto  ciò,  ossia  i  richiami  delle  parole  e  dei  dolori,
                  meriteranno, al termine di questa vita, la giusta dannazione eterna. In conclusione
                  può  dire  che  queste  cose  sono  ingiuste  chi  ritiene  che  esista  solo  questa  vita
                  mortale, che ora conduciamo, e non crede alle realtà future divinamente predicate:
                  costui subirà i gravissimi castighi dell’ostinazione dei peccati e della sua infedeltà.

                                      83. - LE PAROLE DEL SIGNORE SUL MATRIMONIO:
                                             CHIUNQUE RIPUDIA SUA MOGLIE,
                                         ECCETTO IL CASO DI CONCUBINATO, ECC.
                                                                              420

                  Se il Signore per ripudiare la moglie ammette come unica causa la fornicazione e
                  non proibisce di sciogliere il matrimonio pagano, ne segue che il paganesimo è
                  considerato una fornicazione. È chiaro che il Signore nel Vangelo, quando parla di
                  ripudiare la moglie, ammette come unica causa la fornicazione. Qui in verità non si
                  proibisce di sciogliere il matrimonio pagano, perché quando l’Apostolo dà un
                  consiglio su questa materia, affinché il fedele non ripudi il coniuge infedele che
                  vuole restare con lui, dice: Lo dico io, non il Signore, perché si comprenda che il
                  Signore  non  comanda  affatto  di  ripudiarlo,  né  sembri  che  l’Apostolo  dia  un
                  consiglio contrario al comando del Signore, ma tuttavia lo permette, di modo che
                  nessuno  in  tale  situazione  sia  costretto  dal  rigore  del  comando  ma  agisca
                  liberamente secondo la volontà del consiglio. Se però qualcuno sostiene che il
                  Signore ammette come unica causa per rimandare il coniuge la fornicazione, come
                  è intesa dal volgo, consistente cioè nel rapporto illecito, può dire così: Il Signore,
                  trattando di questa materia, parlava di due coniugi fedeli, uomo e donna, sicché, se
                  entrambi sono fedeli, a nessuno  è lecito ripudiare l’altro, eccettuato il caso di
                  fornicazione.  Qui  non  si  può  intendere  il  paganesimo,  perché  sono  entrambi
                  credenti. Anche l’Apostolo sembra fare la stessa distinzione, quando afferma: Agli
                  sposati poi ordino, non io, ma il Signore: La moglie non si separi dal marito e, qualora si
                  separi, rimanga senza sposarsi o si riconcili con il marito  . Dal che si capisce che anche
                                                                        421
                  se  la  moglie  ha  abbandonato  il  marito,  per  quella  sola  causa  che  permette  la
                  separazione, deve rimanere senza sposarsi o, se non sa vivere in continenza, si
   81   82   83   84   85   86   87   88   89