Page 26 - Trattato della vera devozione a Maria
P. 26
nostra, guasta dal peccato originale ed attuale, i suoi doni ordinariamente
si corrompono e si macchiano a causa del cattivo lievito e del fondo
cattivo lasciato in noi dal peccato. E le nostre azioni, non escluse quelle
ispirate dalle virtù per quanto sublimi, ne risentono
http://digilander.iol.it/MariaMariaMaria/HOME PAGE-Maria Maria
Maria/monfort2.htm - FNT35. È perciò importantissimo vuotarci di quanto
in noi c'è di male se si vuole acquistare la perfezione che si trova soltanto
nell'unione con Gesù Cristo http://digilander.iol.it/MariaMariaMaria/HOME
PAGE-Maria Maria Maria/monfort2.htm - FNT36; altrimenti Nostro Signore,
che è infinitamente puro e odia all'estremo anche la minima macchia
nell'anima, ci allontana da sé e non si unisce a noi.
[79] Per vuotarci di noi stessi http://digilander.iol.it/MariaMariaMaria/HOME
PAGE-Maria Maria Maria/monfort2.htm - FNT37 occorre, in primo luogo,
conoscere bene, con la luce dello Spirito Santo, le nostre cattive
inclinazioni, la nostra incapacità ad ogni bene utile alla salvezza, la nostra
debolezza in ogni cosa, la nostra incostanza in ogni tempo, la nostra
indegnità di ogni grazia e la nostra iniquità in ogni luogo. Il peccato del
primo padre ci ha tutti quasi completamente guastati, inaciditi, gonfiati e
corrotti, come il lievito inacidisce, gonfia e corrompe la pasta in cui è
messo. I peccati attuali da noi commessi, mortali o veniali che siano,
anche se perdonati, hanno aumentato la nostra concupiscenza, debolezza,
incostanza e corruzione, lasciando delle scorie nella nostra anima. I nostri
corpi sono talmente corrotti, che lo Spirito Santo li chiama corpi di
peccato http://digilander.iol.it/MariaMariaMaria/HOME PAGE-Maria Maria
Maria/monfort2.htm - FNT38, concepiti nel peccato
http://digilander.iol.it/MariaMariaMaria/HOME PAGE-Maria Maria
Maria/monfort2.htm - FNT39, nutriti nel peccato e capaci di tutto; corpi
soggetti a mille e mille malattie, che si corrompono di giorno in giorno e
generano putredine. La nostra anima, unita al corpo, è divenuta così
carnale che viene chiamata carne: «ogni vivente aveva corrotto la sua
vita» http://digilander.iol.it/MariaMariaMaria/HOME PAGE-Maria Maria
Maria/monfort2.htm - FNT40. Abbiamo per eredità l'orgoglio e
l'accecamento nello spirito, l'indurimento nel cuore, la debolezza e
l'incostanza nell'anima, la concupiscenza, le passioni in rivolta e le
malattie nel corpo. Siamo, per condizione naturale, più superbi dei
pavoni, più attaccati alla terra dei rospi, più brutti dei capri, più invidiosi
dei serpenti, più golosi degli animali immondi, più collerici delle tigri,
più pigri delle tartarughe, più deboli delle canne e più incostanti delle
banderuole. Abbiamo di nostro soltanto il nulla e il peccato, ed altro non
meritiamo che l'ira di Dio e l'inferno eterno