Page 20 - Il grande segreto per diventare santo
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72. 2) Bisogna che l’anima, dove quest’Albero è piantato, sia occupata senza tregua, a
guardarlo e riguardarlo, come un buon giardiniere. Poiché quest’albero, essendo vivente e
dovendo dare frutto di vita, vuole essere coltivato e reso rigoglioso da un continuo
sguardo e contemplazione dell’anima; è proprio infatti di un’anima, che aspiri a diventare
perfetta, di pensarvi di continuo, di farne la principale occupazione.
Violenza a se stesso
73. 3) Bisogna sradicare e troncare i cardi e le spine, che potrebbero soffocare questo
Albero o impedirgli di produrre il suo frutto: bisogna, cioè, essere fedele a tagliare e
troncare, con la mortificazione e la violenza a se stesso, tutti i piaceri inutili e le
occupazioni vane con le creature; in altre parole, crocifiggere la carne, osservare il
silenzio, mortificare i sensi.
Niente amor proprio
74. 4) Bisogna che i bruchi non lo danneggiano. Questi bruchi sono l’amore di se stesso e
delle proprie comodità; essi mangiano le foglie verdi e distruggono le belle speranze che
l’Albero dava di produrre frutti: poiché l’amor proprio e l’amor di Maria non si accordano
affatto.
Orrore del peccato
75. 5) Bisogna tenere lontano le bestie, che sono i peccati, i quali potrebbero seccare
l’Albero della Vita con il solo loro contatto; bisogna che nemmeno lo sfiori il loro alito,
cioè i peccati veniali, che sono sempre pericolosissimi, qualora non se ne abbia
dispiacere.
Facoltà agli esercizi
76. 6) Bisogna innaffiare continuamente quest’Albero divino con Messe, Comunioni ed
altre preghiere pubbliche o private, altrimenti esso non darebbe più frutti.
Pace nelle prove
77. 7) Non bisogna crucciarsi se quest’Albero è agitato e scosso dal vento; perché occorre
che il vento delle tentazioni lo investa per farlo cadere, e le nevi ed i ghiacci lo circondino
per farlo morire; il che significa; il che significa che questa devozione a Maria Vergine
sarà necessariamente combattuta e contraddetta; ma purché si sia costanti nel coltivarlo,
nulla si deve temere.
Il frutto dell’Albero della vita è l’amabile ed adorabile Gesù
78. Anima predestinata, se coltiverai in tal modo il tuo Albero della Vita, di recente
piantato nella tua anima dallo Spirito Santo, io ti assicuro che in poco tempo esso crescerà
così in alto, che gli uccelli del cielo vi abiteranno, e diverrà così perfetto, che infine a
tempo opportuno darà il suo frutto di onore e di grazia, cioè l’amabile ed adorabile Gesù,
che fu e sarà sempre l’unico frutto di Maria.
Felice l’anima in cui è piantata Maria, l’Albero della Vita; più felice quella in cui Maria
ha potuto crescere e fiorire; felicissima quella in cui Maria produce il suo frutto: ma fra
tutte felicissima quella che gusta e conserva questo frutto fino alla morte e nei secoli dei
secoli. Amen.
LUIGI MARIA GRIGNON DI MONFORT – Il grande segreto… pag. 18 di 19