Page 4 - Il Dio nascosto
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CRISTIANO. Sbagli in modo evidente. La verità non è al di fuori della verità; il
                  circolo non è al di fuori della circolarità, l’uomo non è al di fuori dell’umanità.
                  Dunque, la verità non si trova al di fuori della verità, né altrimenti, né in altro.

                  PAGANO. In che modo allora so che cosa è l’uomo, che cosa la pietra e, così, di
                  ogni cosa che so?

                  CRISTIANO. Tu non ne sai nulla, ma credi di sapere. Se ti avessi interrogato
                  sulla quiddità di ciò che credi di sapere, avresti affermato che non sei capace di
                  esprimere  la  verità  dell’uomo  o  della  pietra.  Bensì  sai  che  l’uomo  non  è  la
                  pietra, e ciò non deriva dalla scienza per la quale conosci l’uomo, la pietra e la
                  [loro]  differenza,  ma  dall’accidente,  dalla  diversità  delle  operazioni  e  delle
                  figure. A queste cose, quando le distingui, imponi i nomi diversi. Il movimento
                  della ragione, che individua le differenze, impone i nomi.
                  PAGANO. C’è una sola verità o molte verità?

                  CRISTIANO. La verità è una sola. L’unità è una sola e la verità coincide con
                  l’unità, perché è vero che c’è una sola unità. Come nel numero non si trova che
                  una sola unità, così nei molti non si trova che una sola verità. E, pertanto, chi
                  non  raggiunge  l’unità,  non  conoscerà  mai  il  numero,  e  chi  non  raggiunge  la
                  verità nell’unità non può sapere nulla di vero. E, sebbene creda di sapere con
                  verità, si accorge facilmente che ciò che crede di sapere si può sapere con più
                  verità. Il visibile può essere sempre visto con più verità di quanto non lo veda
                  tu. Ed è visto con più verità dagli occhi più acuti. Dunque  non è  visto da te
                  come è visibile in verità. Lo stesso si può dire dell’udito e degli altri sensi. Ora,
                  poiché tutto ciò che è saputo, ma non con la scienza con la quale può essere
                  saputo, non è conosciuto in verità, ma diversamente e in altro -- infatti non si
                  conosce la verità altrimenti e diversamente dal modo che è la verità stessa --, ne
                  segue che è folle chi crede di sapere qualcosa in verità, e che ignora la verità.
                  Non  passerebbe  forse  per  pazzo  quel  cieco  che  credesse  di  conoscere  le
                  differenze dei dolori quando non conosce il colore?

                  PAGANO. Quale uomo è, allora, sapiente, se non si può sapere nulla?
                  CRISTIANO. Deve essere stimato sapiente chi sa di essere ignorante. E venera
                  la  verità  chi  sa  di  non  potere  apprendere  nulla,  ossia  di  non  potere  essere,
                  vivere e conoscere, senza di essa.

                  PAGANO. Ma all’adorazione [di Dio] non ti ha attirato proprio il desiderio di
                  essere nella verità?
                  CRISTIANO, È come dici. Io onoro Dio, non quel [Dio] che la tua religione di
                  gentile nomina e crede falsamente di conoscere, bensì quel Dio che è la verità
                  ineffabile.
                  PAGANO. Ti prego, fratello, qual è la differenza tra te e me quando onori Dio
                  che è la verità e io non voglio onorare quel Dio che non è Dio in verità?
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