Page 7 - Deliberazioni dei primi padri
P. 7

all’altrui  volontà  in  ogni  cosa,  è  strettamente  unita  all’umiltà,  certo  nemica  della
                  superbia.

                  È  vero  che  noi  abbiamo  promesso  al  Sommo  Pontefice  e  Pastore  obbedienza  intera,
                  universale e particolare, ma per quanto riguarda gli innumerevoli problemi quotidiani
                  della nostra vita egli non potrebbe certo provvedere e, anche se lo potesse, non sarebbe
                  opportuno.

                  Consenso unanime

                  Per molti giorni dibattemmo moltissimi aspetti del problema in un senso e nell’altro per
                  giungere  a  una  soluzione,  sempre  analizzando  e  ponderando  le  motivazioni  più
                  importanti e stringenti e dedicandoci, come di consueto, all’orazione, alla meditazione,
                  alla  riflessione.  Infine,  con  l’aiuto  del  Signore,  giungemmo  a  questa  conclusione
                  espressa  a  giudizio  e  voce  unanime,  e  proprio  senza  alcun  dissenso:  per  noi  è  più
                  opportuno, anzi è necessario prestare obbedienza a uno di noi
                  –  per attuare meglio la nostra aspirazione originaria di compiere in tutto la volontà di
                      Dio;
                  –  per conservare più sicuramente la nostra Compagnia;
                  –  infine per provvedere convenientemente, nei casi particolari, alle attività spirituali e
                      agli affari temporali.

                  Altre questioni dibattute

                  Su questo problema e su altri, seguendo sempre per ogni questione lo stesso modo di
                  procedere attraverso separato esame di una proposta e della contraria, ci trattenemmo
                  quasi tre mesi, da metà quaresima alla festa di S. Giovanni Battista. In quel giorno (ma
                  prima di definire e di decidere avevamo messo come base austere veglie e preghiere e
                  fatiche  mentali  e  fisiche)  ogni  questione  fu  conclusa  e  definita,  con  benevolenza
                  reciproca e unanime cordiale consenso.

                  (Da Monumenta Ignatiana, Series III, Const. I; Monumenta praevia, Doc. 1, pp. 1-7)
   2   3   4   5   6   7   8