Page 6 - Cristianesimo vissuto
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"Credi che è stato lui a creare anche te?" - "Sì, e il mio più grande
desiderio è di attestargliene la mia riconoscenza".
"Ma se t’ha creato, perché lo ha fatto?" - "Certamente per lui e per lui
solo. Io so ch’essendo l’infinito, al di sopra di tutto, egli non può agire che
per se stesso. Non potrebbe essere un operaio al servizio di qualcun
altro".
- "Credi dunque che sei fatto tutto per Dio?" - "Sì, tutto; è lui il mio
unico fine, e sarà anche il mio eterno riposo. Con viva gioia a lui rivolgo
le parole di Sant’Agostino: Ci hai fatto per te, o Dio, e il nostro cuore sarà
instabile finché non riposerà in te. Questo io lo credo, ed amo quanto
credo e di questo intendo vivere".
Bene! tu credi in Dio, hai i germi della fede, ed è un gran tesoro.
Adesso bisogna che tu venga a capo della tua fede. Avendo il principio,
dovrai trarne le conclusioni. È necessario che tu mostri nelle opere la tua
fede, perché sai che la fede senza le opere è morta. Coi germi della fede tu
hai anche il desiderio sincero di vivere di essa. Senti il bisogno e sei fermo
nella tua risoluzione d’esser un cristiano puro sangue: Dio sia benedetto!
Adesso io desidero mettere il tuo sapere all’altezza del tuo volere. Poiché
la buona volontà, che non è illuminata, corre rischio di sbagliare strada, e
questa disgrazia è abbastanza comune.
Tu sei fatto per Dio, cioè, per la sua gloria; tu lo devi glorificare: ecco lo
scopo della tua vita. Il perché della tua venuta in questo mondo, del tuo
soggiorno quaggiù, della tua partenza e della tua eternità, consiste
essenzialmente in queste parole. La vita è moto; essa s’agita, s’affanna,
avanza, per giungere dove? Alla gloria di Dio; e se non giunge là, va a
finire nella morte. Le azioni della vita sono molteplici quanto mai, ma il
suo fine è uno: e se le azioni così molteplici non sono dirette a quell’unico
fine, la vita si vuota.
II. La gloria di Dio.
Tu sei fatto per Dio: se t’ha dato la vita, è per lui che te l’ha data. Perciò
tutta la tua vita deve essere indirizzata a lui e alla sua gloria. Egli avrebbe
potuto non crearti, ma creandoti, non poteva assegnarti altro scopo
essenziale. Dico "essenziale". Tu sai cosa significa questa parola nel suo
senso filosofico. L’essenza delle cose è quello che negli esseri e nei
rapporti è d’una tale necessità, che senza di esso non potrebbe darsi alcun
essere. La gloria di Dio è nell’essenza delle cose: cioè, il glorificarlo è cosa
talmente necessaria agli esseri creati da Dio, che senza di ciò nessun
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