Page 5 - La regola del Carmelo
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[9] La cella del Priore sia presso l’entrata del luogo di abitazione, così che egli
                  possa essere il primo  ad accogliere  coloro che vi giungono da fuori; tutto ciò
                  che, di conseguenza, sarà opportuno fare, tutto avvenga secondo il suo volere
                  e la sua decisione.


                                     [FONDAMENTI VIVI DELLA FRATERNITÀ]


                                          Nella solitudine meditare la Parola

                  [10] Rimanga ciascuno nella propria cella, o vicino ad essa, meditando giorno e
                  notte  la  legge  del  Signore  e  vigilando  in  preghiera,  a  meno  che  non  debba
                  dedicarsi ad altri giustificati impegni.

                                               La celebrazione della lode

                  [11]  Coloro  che  hanno  imparato  a  dire  le  ore  canoniche  con  quelli  che  sono
                  chierici, devono dirle secondo le prescrizioni dei santi Padri e la consuetudine
                  approvata  dalla  Chiesa.  Quelli  invece  che  non  l’hanno  imparato    dicano  per
                  venticinque  volte  il  Pater  noster  durante  la  preghiera  vigiliare,  eccetto  le
                  domeniche e i giorni di solennità, per i quali ordiniamo che  – nelle  preghiere
                  vigiliari – il numero si raddoppi, così che il Pater noster venga detto cinquanta
                  volte. La stessa preghiera venga detta sette volte alle Lodi del mattino. Per le
                  altre ore si dica per sette volte la medesima preghiera per ciascuna delle ore,
                  eccetto che per i Vespri, in cui dovrete dirla quindici volte.

                                            Comunione dei beni e povertà

                  [12] Nessun dei fratelli dica che qualcosa è di sua proprietà, ma tutte le cose
                  siano tra voi in comune, e si distribuisca a ciascuno quello di cui ha necessità,
                  per mano  del Priore  –    cioè  dal  fratello  da  lui  designato  a  questo  compito  –
                  tenendo conto dell’età e delle necessità di ciascuno.

                                                  La povertà collettiva

                  [13] Nella misura in cui le vostre situazioni lo esigeranno, potete tenere degli
                  asini o dei muli, e un qualche allevamento di bestiame o di volatili.

                                     Luogo di preghiera ed eucaristia quotidiana

                  [13]  L’oratorio  costruitelo  in  mezzo  alle  celle,  se  si  può  fare  con  una  certa
                  comodità,  e  là  vi  dovrete  riunire  ogni  giorno,  di  mattina,  per  partecipare  alla
                  celebrazione eucaristica, quando le circostanze lo permettono.

                                              Dialogo e correzione fraterna
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