Page 4 - Trattato della vera devozione a Maria
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trova in modo magnifico e divino più che in qualsiasi altro luogo
dell'universo, non eccettuata la sua dimora sui cherubini e serafini. A
nessuna creatura, anche se purissima, è permesso entrarvi senza uno
speciale privilegio.
[6] Affermo con i Santi che la divina Maria è il paradiso terrestre del
nuovo Adamo, dove questi si è incarnato per opera dello Spirito Santo
per compiervi imperscrutabili meraviglie. È il mondo di Dio, grande e
divino, dove si trovano bellezze e tesori ineffabili.
È la magnificenza dell'Altissimo, dove questi nascose, come nel proprio
seno, il suo unico Figlio, ed in lui tutto quanto egli ha di eccellente e di
più prezioso. Oh! quante cose grandi e nascoste ha fatto Dio onnipotente
in questa creatura mirabile, come lei stessa dovette ammettere nonostante
la sua profonda umiltà: «Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente». Il
mondo non le conosce, perché ne è incapace e indegno.
[7] I Santi han detto cose meravigliose di questa santa città di Dio e,
stando alle loro stesse testimonianze, non sono mai stati così eloquenti e
felici, come quando hanno parlato di lei Proclamano perfino che l'altezza
dei suoi meriti, da lei innalzati fino al trono della divinità, non si può
scorgere; la larghezza della sua potenza, estesa perfino sopra un Dio, non
si può capire infine, la profondità della sua umiltà e di tutte le sue virtù e
grazie, pari ad un abisso, non si può sondare. O altezza incomprensibile,
larghezza ineffabile, grandezza smisurata, abisso insondabile!
[8] Ogni giorno, da un capo all'altro della terra, nel più alto dei cieli, nel
più profondo degli abissi, tutto proclama, tutto divulga l'ammirabile
Maria. I nove cori degli angeli, le persone di ogni sesso, età, condizione,
religione, buoni e cattivi e persino i demoni sono costretti volentieri o no
a proclamarla beata, in nome della verità.
Tutti gli angeli nei cieli -dice San Bonaventura- le cantano
incessantemente: «Santa, santa, santa Maria, Vergine Madre di Dio». E
milioni e milioni di volte, ogni giorno, le rivolgono il saluto angelico «Ave
Maria...», mentre si prostrano dinanzi a lei e chiedono il favore d'essere
onorati di un suo comando. «San Michele stesso, -dice sant'Agostino-
benché principe di tutta la Corte celeste, è il più zelante nel renderle e
farle rendere ogni sorta di omaggi, sempre in attesa di avere l'onore di
volare, ad un suo cenno, in soccorso di qualcuno dei suoi servi».
[9] Tutta la terra è piena della sua gloria, particolarmente fra i cristiani,
dai quali è scelta quale patrona e protettrice di parecchi regni, province,