Page 19 - Massime di Perfezione Cristiana
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una vita che il mondo cieco direbbe di continua inazione, e che Iddio
dichiarò essere la più sublime, la più virtuosa, la più magnanima di tutte
le vite: fu dall'Onnipotente innalzata alla più grande di tutte le dignità, a
un seggio di gloria più elevato di quel che fosse dato a qualunque non
solo degli uomini, ma degli Angeli!
8. La seconda verità dee produrre nel Cristiano un timore ragionevole de'
pericoli, de' quali le divine Scritture ci dicono che è ripieno il mondo,
giungendo l'evangelista Giovanni ad assicurarci, che tutto ciò che è nel
mondo è pericolo.
9. Perciò il Cristiano che vuol esser perfetto, professerà il ritiro, il silenzio,
e la continua occupazione.
10. Il ritiro lo professerà in modo, che prescriverà a se stesso di non uscire
di casa senza necessità, cioè senza che i doveri del proprio stato, ovvero la
carità del prossimo assunta ragionevolmente a ciò lo conduca.
11. Professerà il silenzio, cercando di non dire parole oziose, cioè di quelle
che non hanno nessun fine buono per la propria o l'altrui edificazione,
ovvero che non hanno necessità pe' doveri o pe' bisogni della propria
vita.
12. Finalmente professerà l'occupazione più continua, sicché non avvenga
giammai a lui di perdere né pur un briciolo di tempo; pensando spesso
che il tempo è preziosissimo; che irreparabili sono que' momenti che gli
sfuggono senza averne cavato profitto per l'anima; che anche di questi
momenti dovrà render minuto conto a Dio, come di un talento che era
stato a lui affidato da trafficare; e che finalmente ciò è richiesto in modo
speciale dalla professione della vita perfetta, colla quale l'uomo si
propone di attendere immediatamente più che può ed unicamente al
culto divino, e perciò d'attenderci con tutte le sue forze, e con tutto il suo
tempo.
lezione VII
SULLA SESTA MASSIMA, CHE È:
DISPORRE TUTTE LE OCCUPAZIONI
DELLA PROPRIA VITA
CON UNO SPIRITO D'INTELLIGENZA
1. Il Cristiano non dee giammai camminare nelle tenebre, ma sempre
nella luce.
2. Dee a tal fine chiedere mediante continui preghi dallo Spirito Santo il
dono dell'intelletto, col quale egli possa penetrare e capire le sublimi
verità della fede; il dono della sapienza, col quale egli possa rettamente
giudicare delle cose divine; il dono della scienza, col quale possa
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