Page 22 - Frasi agostiniane
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(En. in ps. 55, 4)

                218.      Longam coenam malam nemo ferre, longam vitam malam omnes volunt habere.
                    Utique si grande est quod vivimus, bonum sit ipsum grande.
                    Un pranzo cattivo che andasse per le lunghe nessuno lo tollererebbe, una vita
                    cattiva quasi tutti la desiderano. Certo, se vivere è un gran dono, questo dono
                    grande sia speso bene. (Serm. 232, 8)

                219.      Non vis finiri miseram vitam? Tanto est miserior, quanto et misera amata est, et non
                    vis finiri: minus esset misera, si non amaretur.
                    Non vuoi che abbia fine la vita infelice? Tanto è più infelice quanto, pur infelice,
                    viene amata, e non vuoi che abbia fine: sarebbe meno infelice se non si amasse.
                    (Serm. 305, 4)

                220.      Si ipse Adam hodie moreretur, paucos dies vixerat, quia omnes finierat.
                    Perfino Adamo, anche se morisse appena oggi, avrebbe vissuto pochi giorni, perché
                    li ha pur finiti tutti. (Serm. 345, 2)

                221.      La tua vecchiaia sia di un fanciullo, e la tua fanciullezza d'un vecchio; voglio
                    dire, non esser savio con la superbia, non esser umile senza la sapienza. (En. in ps.
                    112, 2)

                222.      Dura, persevera, tolera, porta dilationem et tulisti crucem.
                    Persisti, persevera, tollera, sopporta l'indugio: così porterai la tua croce. (Serm. 94, 7,
                    9)

                223.      Omnia tempora patent martyribus.
                    Ogni tempo ha i suoi martiri. (Serm. 94/A, 2)

                224.      Non est persecutio omnibus christianis quando pro veritate certantur?
                    Non si tratta forse di persecuzione per i cristiani quando lottano per la verità?
                    (Serm. 94/A, 2)

                225.      Non impellunt corpora christianorum, sed lacerant animas christianorum.
                    (I persecutori) Non seviziano più i corpi dei cristiani, ma lacerano le anime dei
                    cristiani. (En. in ps. 69, 2)

                226.      Nam si consideremus, fratres mei, de Iudaeis Prophetae, de Iudaeis Patriarchae, de
                    Iudaeis Apostoli, de Iudaeis virgo Maria, quae peperit Christum; de Iudaeis postea Paulus
                    credens, et tot millia in uno die baptizata; de Iudaeis innumerabiles ecclesiae Christianorum.
                    Se ci facciamo caso, fratelli miei, dai Giudei vennero i Profeti, dai Giudei i
                    Patriarchi, dai Giudei gli Apostoli, dai Giudei la Vergine Maria che partorì il Cristo;
                    dai Giudei più tardi Paolo che accolse la fede, e tutte quelle migliaia di persone che
                    furono battezzate in un sol giorno; dai Giudei innumerevoli comunità di cristiani.
                    (Serm. 229/F, 2, 3.)





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