Page 15 - Frasi agostiniane

136. Quid est enim philosophia? Amor sapientiae.
Che cosa è la filosofia? È l'amore della sapienza. (Contra Acad. 2, 3, 8)

137. Ipsum verum non videbis nisi in philosophiam totus intraveris.
Non potrai vedere la verità se non ti immergerai completamente nella filosofia.
(Contra Acad. 2, 3, 8)

138. Hoc esse philosophari, amare Deum cuius natura sit incorporalis.
Esercitare la filosofia è amare Dio la cui natura è incorporea. (De civ. Dei 8, 8)

139. Causa contitutae universitatis, et lux percipiendae veritatis et fons bibendae
felicitatis.
La sorgente della costituzione del tutto, la luce della verità che siamo chiamati a
raggiungere e la fonte della felicità che siamo chiamati a bere. (De civ. Dei 8, 10, 2)

140. Qui ergo fecit te sine te non te iustificat sine te.
Colui dunque che ti ha fatto senza di te non ti rende giusto senza di te. (Serm. 169,
3)

141. Versa et reversa, in tergum et in latera et ventrem et dura sunt omnia: et tu solus
requies.
Ti giri e ti rigiri, di spalle, sul fianco o bocconi e tutto è duro: tu solo (o Dio) sei
riposo. (Confess. 6, 16. 26)

142. In quo enim nobiscum sentiunt, in eo etiam nobiscum sunt: in eo autem a nobis
cesserunt, in quo a nobis dissentiunt.
Nelle cose su cui condividono il nostro sentire (gli eretici) sono con noi, mentre
sono lontani da noi nelle cose su cui dissentono da noi. (De bapt. 1, 1, 2)

143. Multi etiam qui aperte foris sunt, et haeretici appellantur, multis e bonis catholicis
meliores sunt.
Molti che sono fuori e sono chiamati eretici sono migliori di molti e buoni cattolici!
(De bapt. 4, 3, 4)

144. Interior ergo magister est qui docet: Christus docet, inspiratio ipsius docet.
È interiore il maestro che veramente insegna: Cristo insegna, la sua ispirazione
insegna. (In Io. Ep. tr. 3, 13)

145. Ubi non ego, ibi felicius ego.
Dove non sono io, lì io sono molto più realizzato. (De cont. 13, 19)

146. Tu autem eras interior intimo meo et superior summo meo.
Tu eri più dentro in me della mia parte più interna e più alto della mia parte più
alta. (Confess. 3, 6, 11)

 si viderent internum aeternum, quod ego quia gustaveram, frendebam.
Oh, se vedessero nel loro interno l'eterno, che io per averlo gustato,

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